L’albero della Vita – 8

Si prosegue

Continuo a fare Luce, tirando in ballo anche la Qabbalah nel suo glifo principale, l’Albero della vita.

Ormai lo conoscono tutti, ma avete ben presente cosa emana da questo simbolo?

Tre delle sette chiavi di creazione degli universi: i numeri, la geometria e l’essere umano.

Secondo questa filosofia esoterica, e rifacendomi a quanto indicato nei precedenti post, esistono enti energetici con la potenza di generare i mondi .

Con mondi, intendo sfere di contenimento di sistemi vitali di coscienza in espansione e manifestazione di tipo diverso.

Per cui dimensioni, piani , flussi, fette di materia o antimateria, pianeti, sistemi solari , galassie, essere vivi variamente formati, in numero… cosmico.

Facciamo un esempio terra-terra? Il nostro pianeta e tutto quello che contiene.

Prestiamo bene attenzione

Gli Elohim hanno pensato il sistema solare, i pianeti, il loro roteare coordinato, i colori e il materiale di ognuno, il tipo di atmosfera, le nuvole, le piante, l’acqua.

Poi gli animali, l’uomo, e poi li hanno manifestati come nei loro pensieri creativi, hanno dato vita alle immagini della loro mente.

Immagini viventi, un presepe vivente: da dove pensate che possa essere venuta l’idea di un presepe vivente?

Dal fatto che siamo ologrammi , il piccolo è uguale al grande, il dentro uguale al fuori, non si scappa.

Alla base esiste infatti un solo Pensiero Creativo quello Divino, dell’UNO.

Dall’UNO ai molti

Questo stato di “essenza di coscienza” infinita è indicato con il termine Ain, il Nulla, consapevolezza di potenzialità assoluta,  pieno del tutto non ancora manifestato, che tracima nell’Ain Soph, LUCE, per diffondersi come Ain Soph Aur, Luce Infinita.

Ognuno degli emissari divini, gli Elohim, di questi “arcangeli creatori”, è signore di un piano di coscienza, un deposito di tutto quello che concerne l’aspetto, la personalità, le leggi e le forze che deve esprimere, secondo il Pensiero Originario.

Questi piani sono le 10 Sephirots visibili, dalla prima,  Keter, manifestazione di Luce, alla decima, Malkut, il piano della materia.

Quello che interessa noi tutti, la vita come la conosciamo noi; nasci, cresci, ti guardi un poco intorno e poi muori.

Vivere

Tutto quello che fai e che senti, tra inizio e fine, è una espressione della tua personalità, di chi sei e cosa pensi e cosa vuoi e cosa non vuoi.

Ristretto ad un senso minimalistico e molto terra-terra, vivere è questo.

Se si considera invece da dove veniamo, e di chi o quale disegno, sterminato e incomprensibile, siamo figli, la questione assume un aspetto decisamente più spirituale.

Quel simbolo occulto indica quello che siamo, Malkut, materia condensata di tutte le altre sfere sopra la nostra, che coesistono contemporaneamente in noi, costituendo il nostro personale ed unico”senso di noi stessi”.

Questa immagine di noi stessi è la lente attraverso la quale noi percepiamo tutto quello che ci circonda, e che decidiamo di chiamare “quello che io giudico sia il vivere”.

Io penso e sento e percepisco tutto l’esterno intorno a me secondo quello che io penso e decido e voglio pensare.

Quello che senti e percepisci tu, lo senti solo tu in quel modo; io di certo la vedo in modo diverso.

Questo è il senso di “dall’UNO ai molti”, questo è apprendimento e anche insegnamento, condivisione di visioni diverse.

In maniera che il pensiero di uno, unito a quello di tutti gli altri, nel rispetto, crea l’espansione del sapere, del conoscere, del rispettare, dell’amare, dell’amare senza condizioni, del vivere ed essere felici del vivere altrui.

C’è posto per tutti ..

.. in una simile immagine creativa.

Mentre se si ha PAURA di non averne abbastanza, allora creiamo il mondo che vediamo tutti i giorni, quello terra-terra, il Malkut che attualmente stiamo attraversando tutti.

Dove imperano la divisione, la separazione, la contrapposizione, l’aggressione, la prevaricazione, l’egoismo, l’odio del “diverso da noi”.

In pratica il mondo della dualità, del “mi piace” e del “non mi piace”, ed ecco chiuso un cerchio di conoscenza occulta.

Noi siamo quello che siamo, emaniamo quello che emaniamo, e poi raccogliamo gli effetti del nostro pensare ed agire quando il pendolo che abbiamo spinto torna a noi.

E torna fino a quando continueremo a spingerlo, schierandoci a destra o a sinistra, sopra o sotto, alimentando così tutte le guerre che ci fanno vedere in tv.

Alle quali contribuiamo stando seduti nel salotto di casa, con i nostri commenti rabbiosi o impauriti, sprizzando energie di rabbia o paura.

Fino a quando non prendiamo coscienza del mondo spirituale, quello delle idee e dei pensieri che CREANO I MONDI.

Cioè fino a quando non riconosciamo chi veramente siamo, ologrammi divini di potenza infinita, e ne prendiamo la piena responsabilità.

Quanto tempo abbiamo?

Non esiste un limite di tempo, il tempo è il pensare che ci sono un prima e un dopo in successione, convinzione che è già una limitazione in sè.

E’ già tutto adesso , visto che la creazione è un prodotto dell’immaginazione, non esiste una successione di prima e dopo, causa ed effetto.

Noi, Luce Infinita, ci stiamo ora immaginando in 3D come al rallentatore, per comprendere pienamente le conseguenze emotive del nostro pensare veloce.

Troppo veloce per considerare tutte le ricadute delle nostre azioni, soprattutto intorno a noi e nel brodo quantico nel quale siamo immersi.

Reazioni automatiche abituali sono già in atto prima ancora che ce ne rendiamo conto, e poi scarichiamo sul primo che capita.

MA un accidenti che tiri a chi ti ha fregato il parcheggio, è un vero proiettile astrale, che crea in un piano invisibile un buco nell’aura protettiva di altri individui, a caso.

Che subiscono un tuo augurio, automatico, senza freni, inconsapevole, si spera, perdendo parte della loro forza vitale.

Vuoi che non ti rendano pan per focaccia?

Equilibrio perfetto

Vuoi che un Universo di Amore Incondizionato, dove non esistono privilegi e privilegiati, dove tutto è giustizia, equilibrio, non ti faccia comprendere il tuo agire, amorevolmente, facendoti “provare” i tuoi atti?

Ma con dolcezza; ti ha fatto reincarnare senza la loro memoria dalle vita passate, ti lascia il tempo di comprendere da solo, in libero arbitrio, e scegliere se cambiare o meno.

In una ruota di vite anche infinite, fino a quando tu non scegli con coscienza, comprensione, consapevolezza, oppure, devi proprio essere re-impastato perchè sei una boccia persa.

Ecco il senso anche della sofferenza -distruttiva delle cristallizzazioni di energia- che travalica anche la morte.

Infatti tu non sei adesso solo un sacco di pelle e ossa, e al prossimo giro ti pensi un sacco di pelle e ossa super solo per aver superato una soglia: la tua personalità resta sempre la stessa.

Se sei ignorante o st..zo da vivo, lo resti anche da “morto”, nel piano astrale. Quello che lasci indietro adesso, lo ritrovi anche subito dopo il sipario della morte fisica.

Perchè anche questa interruzione, questa fuga estrema, a volte, volontaria, da tutto quello che non accetti, è fasulla.

Nel Pensiero Originale di Intelligenza Amorevole di una Coscienza Cosmica che genera il senso di VITA, non esiste alcun tipo di fine, solo trasformazione in incessante espansione.

Disponibile indistintamente e dovunque verso tutti, e sempre pronta a rispondere ad ogni sincera chiamata.

Conviene quindi imparare già adesso il piano di studi dell’aldilà, prendere confidenza e portarsi avanti con la conoscenza della VERA REALTA’ dei mondi invisibili, la nostra vera casa, al di là di Maya.

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