L’Eterno Infinito Presente
Questo concetto è brigoso da accettare, soprattutto nel frangente attuale, dove le cosiddette priorità sono di ben altra tensione.
Purtuttavia, se si volesse espandere la propria coscienza a realtà “più reali” di quella che noi si percepisce, la conoscenza di nuovi riferimenti e termini diventerebbe una base imprescindibile per partire.
Vecchie Storie?
Uno di questi è il concetto di Eterno Presente, magistralmente spiegato dalle entità canalizzate dal Cerchio di Firenze 77 ai cui libri rimando con affetto chiunque voglia cimentarsi con il nuovo linguaggio dell’Essere dell’Era dell’Acquario.
Queste sono informazioni datate, se si pensa alla frenesia delle notizie sparate ogni giorno addosso alla gente, sempre quelle, come concetto base, ma sempre più aggressive, terrorizzanti, sempre di crescente ordine di allarme.
Racconti di cosa sia veramente la realtà che viviamo, di provenienza .. extra-dimensionale.. e con concetti che richiederebbero tempo e tranquillità per essere assimilati, datati 1977 e dintorni…. stiamo parlando di preistoria.
Ebbene, NO.
Ecco la rivoluzione concettuale alla quale richiamo la tua attenzione, o lettore: mi rivolgo a te come ‘essere incarnato’ e quindi senza connotazioni di genere, in quanto un ‘essere’ può manifestarsi sia in aspetto maschile che femminile.
Questo per evitare accuse sessiste se scrivo …apprezzatO ma non anche …apprezzatA. [politically correct :)))]
Fai finta di dover rimanere in casa, per un qualche motivo, e che non hai più niente da fare, dopo lo shampo.
Vecchie foto
Per passarti il tempo rispolveri il cartone delle foto di famiglia, risalenti al 1880, e a volte anche più indietro, abbracciando anche i bisnonni.
Poi le stendi tutte in bell’ordine cronologico, dalle più vecchie alle più recenti, a ventaglio davanti a te, ed inizia il viaggio nel tempo.
Tu ora stai respirando, spero rilassatamente, sei calmo, al sicuro in casa; se ascolti il tuo respiro hai coscienza di essere .. vivo, se fai un riepilogo riesci anche a ricordare tutti gli aggettivi ed attributi che riconosci come … te stesso, il tuo modo di essere, come ti descrivi sul tuo book, nella tua campagna newsletter, sulla tua pagina social.
Osserva ogni foto, che riporta immagini di persone, quelle che non sono più in questa dimensione fisica e quelle che ancora ci sono, alcune ancora in rapporti , altre dimenticate, perse nel tempo.
Vecchi mondi
Dietro ad ogni persona ci sono ambienti, paesaggi, oggetti, animali, piante, la rappresentazione del mondo circostante di quel tempo.
Prendi una foto a caso, quella di nonna Cesira; dietro di lei sul muro ci sono le foto dei suoi genitori, già morti da un pezzo all’epoca della foto che hai tra le mani, ma ti ricordi, di quante volte la nonna Cesira ti abbia raccontato di suo padre e sua madre, e della sua vita da giovane?
Il tuo mondo
In questo momento stai riesumando dalla tua memoria i fatti, gli avvenimenti, le emozioni dei tuoi bisnonni e di tua nonna e una parte di loro di certo entra in te, risuona con fatti, avvenimenti ed emozioni che appartegono a te.
Solo a te? In quell’immagine in bianco e nero o a colori è stato congelato un attimo di tempo, quello dello scatto fotografico, ma anche tutto un Cosmo di energia, persone ed oggetti. L’orologio a cucù sulla destra, nella foto, è quello che hai in cantina dietro i cartoni.
Quella foto e tutto quello che rappresenta, è, esiste, per sempre, è eterna, fisicamente in base alla durata della carta su cui è stata stampata, ma nell’Akasha quell’istante è stato registrato, scolpito nei cristalli della matrice magnetica del pianeta.
Ci sei anche tu ai piedi di tua nonna, in quella foto, con le dita nel naso, alta mezzo metro e sporca di fango, che guardi la fetta di torta sulla tavola con mezza lingua fuori.
Vecchi mondi o Eterni mondi?
Lascio a te le emozioni derivanti dalla necessità, adesso, di una doccia, pensando al fango di allora, ma tu adesso sei quello che vedi in uno specchio, totalmente diverso, ma quell’immagine, quell’essere ..te.. di mezzo metro è esistito, esiste ed esisterà sempre.
E qui serve un attimo di fiducia: la scienza esoterica indica che dopo 7 anni il nostro corpo è totalmente rinnovato in ogni sua componente, i cicli maggiori evolutivi procedono a colpi di 25 anni alla volta, totalmente immersi ogni giorno dalle vibrazioni emanate dai nostri simili, dai pianeti, dalle stelle e dagli esseri spirituali a custodia del manifestato.
Pertanto che la figura nella foto sia eterna, è una considerazione da sottoporre ad analisi. Ma eterno non significa che continua a tempo indefinito a modificarsi da quello che era prima a quello che verrà dopo, significa semplicemente che è così com’è e così resta immutabile, fuori dal tempo, come lo intendiamo noi.
Tutte le foto che hai di fronte hanno questa caratteristica, sono per sempre, sono attimi scolpiti nel cristallo, non saranno mai diversi da quelli che vedi nella foto, ma con una piccola precisazione, non sono tutti e solo quelli che hai di fronte a te.
Tu vedi solo quelli che hai scelto come appartenenti alla tua storia.
E’ questione di focalizzazione: nellimmagine a fianco, dal blog del CF 77, o percepisci i volti o percepisci la coppa, ma non puoi essere con la consapevolezza, contemporaneamente visi e coppa, almeno non prima di un certo livello di coscienza.
Oppure Infiniti Eterni mondi?
Ma esistono anche gli altri Infiniti attimi, eterni anche loro, che non sono stati immortalati nelle foto, che non riconosci come tuoi, che rappresentano persone ed oggetti ed ambienti che avrebbero potuto fare parte della tua storia se solo, per esempio, tu non ti fossi messa il dito nel naso.
La foto identica a quella che hai, ma nella versione.. pudica.. fa parte di una delle infinite variazioni possibili alla situazione di cui parliamo, ma che non hai scelto di vivere allora.
Però anche quelle esistono, come espressione delle infinite scelte che potevi fare ai piedi di tua nonna, 50 anni fa.
Quindi si potrebbe affermare che non esistono persone, nelle ‘foto’ della vita, esistono ‘contenitori’, ‘strutture’, ‘forme-pensiero‘ predisposte ad essere la nonna tua come quella di qualsiasi altro essere che avesse voluto interpretare quella particolare situazione nella sua vita.
Un Avatar, da riempire con il senso di ‘essere’ di tutte le infinite nonne e di tutti gli infiniti discendenti.
Il numero delle possibili foto, se solo si pensa al numero di oggi degli abitanti del pianeta, diventa, se non infinito, quantomeno piuttosto elevato.
Amplia la visuale
Ora dai un occhio anche a tutte le altre foto che hai messo di fronte a te e per ognuna analizza, osserva, ricorda, riporta in vita eventi ed emozioni di ognuna: entra nell’atmosfera di ogni singola foto e parla con ogni persona che vi vedi impressa.
Ti risponderanno esattamente come ti hanno risposto nel momento della foto, ti ricordi gli scherzi, le notizie belle e brutte e tutto è di fronte a te, qui , adesso, nell’attimo Presente, mentre respiri e sei vivo, sei un ‘essere vivente’.
Un essere che si tuffa in ogni immagine, Eterna, che appartiene alla storia che TU hai scritto della tua vita, tra le Infinite possibilità di scelta che ti si sono presentate di fronte, focalizzato nella singola versione di te stesso rappresentata da ogni foto, mentre vivi nel Presente di adesso.
Ora, poniamo che ogni evento della vita di ognuno, ogni essere, ogni oggetto, ogni costruzione umana, ogni animale, pianta, sasso, paesaggio, in ogni singola possibile, infinita variante di ognuno, sia tutta nello stesso istante disponibile di fonte a te, tu avresti visione del significato di Infinito Eterno Presente.
Ma allora se tutto l’ambiente è immutabile e dato per sempre, da dove arriva il trascorrere del tempo che ci vede dal fare la pipì a letto a un anno, il tornare a farla di nuovo nel letto, ma dopo 90 anni di esperienze di ogni tipo e colore?
Dal semplice fatto che sei sempre e solo seduto, nella tua veste di Luce Infinita ed Eterna, che stai guardando le foto della tua manifestazione in un mondo fisico.
Quello che trascorre, che passa da un ricordo all’altro, da una immagine all’altra, e poi si collega ad altre immagini, ad altri eventi, è sempre e solo la tua focalizzazione sul percorso dei tuoi stessi pensieri.
Ponendo l’attenzione, tutta la tua attenzione ad un solo aspetto della realtà che ti sarebbe disponibile, tu “vivi” solo quel particolare aspetto del tutto, e sulla base dei tuoi giudizi su quella porzione, sviluppi il ‘film’ successivo, e poi altro ancora e via di seguito.
Ma ti sei sempre e solo qui ed ora, nel Presente.
Come dicono le guide del Cerchio 77, se fai mente locale, un film è una pellicola che scorre ad una certa velocità, ma la pellicola è costituita da una serie di fotogrammi in sequenza, ognuno dei quali è diverso dal precedente per un piccolo particolare che, nell’insieme, dà l’illusione del movimento.
Come i raggi della ruota di una bicicletta, che quando è in movimento, sembrano sparire.
Questa verità la puoi osservare in te stesso: un esempio che utilizzo sempre è di una persona che voglia cambiare auto.
Nel momento che inizi ad interessarti di un modello particolare, lo noti in ogni angolo sul quale posi gli occhi, sembra che tutti abbiano i tuoi stessi gusti e vi siano solo auto di quel modello in giro.
No, semplicemente non avevi mai posato la tua attenzione su quel particolare modello, ma ci sono sempre state intorno a te, e nello stesso numero.
E questo porre attenzione ad un solo aspetto del nostro vivere è un dato di fatto di chiunque: siamo attirati da quello che risuona in quel momento e se poi è fastidioso, ci restiamo appiccicati come una piattola, giorno dopo giorno, per nutrire il nostro Ego.
Esiste un Dio?
Tornando alla visione macrocosmica, è pensabile che vi possa essere un qualche essere con una energia e capacità tali da poter realizzare questo tipo di Cosmo e renderlo disponibile a miliardi e miliardi di esseri, disseminati nei miliardi di galassie degli infiniti universi?
E che nel contempo sia distribuito in ognuna delle forme disponibili, e anche al di fuori di esse, in modo da non subire modifiche legate alle variazioni di queste stesse forme?
Lo definiamo Dio, Allah, Brahma, Etere, ZPE, Uno, Tutto, YHWH, ecc ecc, ente Assoluto, Infinito, ma di cosa sia non ne abbiamo la più pallida idea, mentre dove sia lo sappiamo: in tutto quello che siamo e che non siamo, che vediamo e che non vediamo.
Siamo obbligati a confrontarci con lui? No.
Esiste un sistema nel quale tutto è perfetto, tutto si incastra ed agisce affinchè ogni elemento acquisisca il senso di appartenere ad un insieme, e la responsabilità di contribuire alla sua efficienza.
Per cui si può vivere benissimo senza farsi troppe domande, ma la convivenza con altri esseri, portatori di diritti e doveri speculari ai nostri, in ogni caso porta a creare personalità che interagiscano tra di loro in modo ‘civile’, quantomeno nei limiti del possibile. (Historia homines docet).
Dobbiamo vivere solo in funzione di quanto altri ci abbiano insegnato essere la via giusta per raggiungerlo, per compiacerlo, per essere riconosciuto come suo araldo in terra?
Esiste il libero arbitrio, la scelta motivata dalle nostre intenzioni; che le nostre azioni diano testimonianza responsabile di quello che siamo.
Possiamo farne a meno?
Possiamo vivere autonomamente, anarchicamente, senza dovere, anche solo mentalmente, rendere grazie all’idea del Dio creatore del tutto?
Può un pesce vivere fuori dall’acqua?
La scienza moderna è stata inventata proprio per tentare di trovare la strada per farlo, e ogni volta che inciampa in qualche anomalia inspiegabile, si arrampica sugli specchi per spiegare con i numeri quanto questa sia una eccezione.
Ormai sono tutte eccezioni, mentre in testi di 6.000 anni fa ci sono risposte a domande che ancora non ci siamo fatte.
E sono tracciati percorsi cosmici con scopi ben definiti per ogni elemento, sia minuscolo che gigantesco, con orizzonti temporali troppo ampi per la comprensione umana.
Meglio quindi limitare il nostro orizzonte a concetti pratici.
In qualunque tempo e dimensione, qualunque sia il sentiero intrapreso, il servizio alla propria personalità o il servizio verso gli altri quali simboli olografici del Tutto, non esiste giusto o sbagliato.
Solo imparare ed insegnare a ricreare un Uno dentro di noi, una versione completa, non pencolante tra luce e tenebre.
Tutte le strade portano ad un fine ultimo: una coscienza allargata abbastanza da comprendere che io sono te e viceversa, per cui meglio ti capisco meglio sto, Qui ed Ora. Non ieri, non domani.
Questa visione è ancora troppo cosmica per essere affrontata? E’ troppo difficile da comprendere?
Direi di no, ormai siamo abituati a ben altro, genocidi di massa, corruzione, violenze, razzismo, schiavismo, soppressione, sadismo, pazzia collettiva, falsità ed ipocrisia, condizionamenti, ricatti, imposizioni del potere economico, politico e religioso.
Un ennesimo film di fantascienza, anche se riporta una verità vecchia come il mondo, perchè fa parte della sua genesi, non ci crea perplessità.
Ma per accettarla, vivere ogni giorno in funzione di questa consapevolezza, mentre quell’infinito eterno presente ti fiata sul collo, esattamente in modo eterno, senza un attimo di respiro, l’impegno richiesto è tanto.
Questo blog è nato con un particolare intento.
Non siamo soli
Cercare di aiutare chi lo voglia, a sostenere il peso di questi tempi di trasmutazione.
Come? Invitando amici per parlare assieme di questo argomento: come non sentirsi isolati da una società che sta dimostrando di non avere posti disponibili per esseri liberi.
Insomma, mettendomi in gioco per svolgere il mio compito di piccolo ingranaggio, e sollecitando altre persone che la pensino come me, (in libertà, vi prego, non è un business), a fare rete, a collaborare per aiutare esseri umani, che sembrano sempre più fuori di testa.
Come andrà a finire? Lo impareremo.
Adesso, qui, va tutto bene, respiro calmo.
Tu, come stai?