Informazioni

Veri Maestri su questo pianeta ce ne sono stati molti, e non hanno fatto altro che dare informazioni.

Senza quelle, non si saprebbe dove andare, cosa cercare e soprattutto cosa veramente sta accadendo, di quello che vediamo e percepiamo con i nostri sensi.

Quelli che ci sono stati dati funzionano perfettamente per gestire l’ambiente fisico che ci circonda, per spostarci da qui a lì, per mangiare e dormire, per interagire con gli altri, in un modo o nell’altro.

Ma sono limitati al mondo visibile e palpabile.

Se la vita fosse solo questo, ne stiamo vedendo i risultati: guerre, sopraffazioni, violenza, prepotenze, intimidazioni, obblighi, punizioni.

Tutto l’ambaradan dell’esercizio del potere di una parte sull’altra.

Praticamente belve selvagge nella savana del quotidiano, la cui unica preoccupazione è riempire la pancia e i sensi del piacere.

In qualsiasi modo possibile, e senza alcun riguardo per chi deve fungere da “materia prima” per i godimenti altrui.

Eppure anche i più potenti tra noi, non raggiungono lo stato di calma e soddisfazione che si penserebbe come fine ultimo di un certo comportamento.

Continuano ad essere tormentati dall’idea di avere di più, fare di più, come ogni essere umano totalmente dipendente dalla droga che ha scelto per la sua esistenza: potere e denaro, sesso e divertimenti, rifiuto di ogni responsabilità e fuga nell’alcool e nei trip.

E questo è, dall’inizio del tempo che noi conosciamo, e sta continuando oggi e continuerà domani.

Fino a quando?

Fino a quando continueremo a fare finta che non siano esistite delle persone che hanno visto al di là del visibile,  e che poi ci hanno dato informazioni.

Di tutti i tipi, forse anche fin troppe, e nei modi più diversi possibile, allo scopo di poter raggiungere tutti i vari tipi di menti e personalità.

Soprattutto hanno sottolineato che il nostro abituale piano quotidiano dell’agire non è il solo nel quale ci si manifesta e si opera.

Esistono altri piani, altre dimensioni, altre frequenze, nelle quali esistiamo ed operiamo, contemporaneamente al “nostro qui”.

La persona che noi pensiamo di essere “qui, nel nostro adesso”, come davanti ad uno specchio, che pensiamo sia “proprio solo qui”, in effetti si sta manifestando nel contempo in altre infinite frequenze, o “realtà alternative”.

Rispondendo razionalmente ai concetti e anche ai paradossi della fisica quantistica, una mente aperta non ha difficoltà ad accettare questa non più nuova informazione, di quello che potremmo essere come un complesso di particelle infinitesimali di pura energia.

Quello che manca è di certo l’esperienza di come si potrebbe vivere, da complesso di particelle infinitesimali di pura energia.

Perché per farlo, sarebbe indispensabile avere informazioni tangibili, utilizzabili , pratiche di cosa si può fare in un cosmo, una realtà, di quel tipo.

Gli insegnamenti antichi hanno usato parabole e visioni e termini accessibili alle persone di quei tempi, nei quali tutto il “vero divulgato” veniva anche relegato nel “mondo degli dei”, tanto era lontano dalla quotidianità.

Oggi ci sono canalizzazioni di ogni tipo e qualità, anche forbite e comprovate da risultanze scientifiche, almeno quelle di cui si conosce una minima parte, che dipingono realtà possibili, ma ancora lontane dalla vita ordinaria di una persona media.

Che si deve occupare di ben altro: la caccia quotidiana non più del cibo, ma del denaro necessario per potersi permettere lo stile di vita scelto per sé, cioè la nuova “sopravvivenza nella globalità”.

Quindi, in massima parte, l’umanità di oggi, super-tecnologica ed avanzata, specializzata ed iper-attiva, continua a non avere, o a non darsi il tempo, di valutare l’impatto delle informazioni esoteriche che ha a disposizione.

Esoteriche non nel senso di magiche o fantasiose, ma semplicemente metafisiche, cioè quantiche, cioè che raccontano di vite tutte interconnesse al di fuori del tempo e dello spazio.

Tutte frottole, tutto troppo inverosimile rispetto al giorno medio che ci viene raccontato dai media, dai conoscenti e che vediamo con i nostri occhi.

E siamo ancora nell’errore di considerare solo quello che vediamo, tocchiamo, ascoltiamo, odoriamo e gustiamo.

Che imprime nella nostra mente le convinzioni che abbiamo, i comportamenti automatici che adottiamo, le paure a cui rispondiamo, in pratica la personalità che ci cuciamo addosso.

Con il conforto che quello che ci accade conferma il nostro punto di vista al 100%: il mondo nel quale viviamo è fatto in questo modo.

Pensando in questo modo, viviamo in questo modo, con una precisione millimetrica, tranne il fatto che la risposta non è immediata, ma traslata nel tempo.

Perdiamo infatti la correlazione tra causa ed effetto, e soprattutto non diamo peso alle “informazioni” di chi ha visto oltre il velo.

Il ridicolo della cosa è che tutti lo sappiamo e ne parliamo, e tutti facciamo finta di niente.

Di cosa sto parlando? Del Karma/Darma.

Inteso in modo negativo o positivo, è semplicemente il percorso circolare dell’evoluzione di una persona, un cerchio che si apre e si chiude sempre e solo dentro di noi.

Essendo un cerchio, tutto quello che esce da noi, in pensieri, parole opere ed omissioni, ritorna a noi, perché è giusto che sia chi rompe, che paga e aggiusta.

Balza subito agli occhi quel momento particolare nel quale abbiamo creato l’evento che adesso stiamo vivendo.

Figlio o di un pensiero coltivato per anni, o di un comportamento ripetuto all’infinito, o dell’abitudine di esprimere a voce alta quella che vediamo come una verità di noi, che poi materializziamo davvero e siamo costretti a fronteggiare.

La stessa sapienza popolare recita “chi la fa l’aspetti”, una semplice verità, troppo semplice da fare propria se confrontata con motti molto più elevati spiritualmente, ma una informazione vera.

Un concetto da utilizzare praticamente in ogni momento della nostra giornata, settimana, mese e vita.

Il livello spirituale di questo dato di fatto, aggiunge e conferma che non solo nel mondo fisico noi agiamo, ma anche in quello energetico.

Per cui ogni pensiero ha un conseguenza, ogni parola ha un effetto, ogni azione genera una reazione, ogni rifiuto di fare il meglio genera il proprio corrispettivo.

Cose nuove? Ma no, sono secoli che viene detto, sono secoli che facciamo orecchie da mercanti, sono secoli che dal punto di vista umano, siamo animali affamati, molto affamati, a caccia.

Mi piace molto Aivanhov, uno dei tanti Maestri, che con dolcezza, ha “informato”,  guidato sui giusti concetti e modi di vivere e sostenuto nello spirito chi ha voluto ascoltare.

Posto uno dei suoi pensieri, che mi ha riconfermato la veridicità della nostra responsabilità del vivere.

“Quante persone si lasciano andare alla rivolta!

Se fossero capaci di analizzare ciò che a quel punto avviene in loro, constaterebbero che il loro organismo sta registrando vibrazioni violente e caotiche che s’imprimono definitivamente nelle loro cellule.

Essi però non si osservano e non sanno che la natura, che ha un’intelligenza e una memoria, prepara per loro alcune lezioni per più tardi.
Ad esempio, quelle persone si sposeranno e avranno dei figli: ebbene, quei figli assomiglieranno a loro, saranno violenti e irrispettosi come loro.

Il giorno in cui diventeranno a loro volta delle vittime, piangeranno: «Oh, che ingiustizia! Non meritavo dei figli simili!».

E loro, com’erano nel passato? A quel punto capiranno, ma sarà troppo tardi.

La legge del contraccolpo esiste nel mondo psichico così come esiste nel mondo fisico.

Purtroppo, è solo nel momento in cui le conseguenze delle loro azioni ricadono sulla loro testa che gli esseri umani cominciano a riflettere e a comprendere. “

Se ci pensate bene, nonostante la vita sia sempre da vivere giorno per giorno, a volte basta un solo concetto, applicato ad ogni nostro evento, per consentirci di vivere appieno.

Di manifestarci in tutti i piani, su tutte le frequenze, dimensioni alternative che ci sono state donate dall’Unica Realtà Vivente.

Pensieri puliti, parole di pace, azioni di fratellanza, ricerca del senso della Vita.

Che la Luce Divina sia con noi tutti per illuminare un saper vivere ora indispensabile più che mai.

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Categorie: Luce

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