Riepilogo
La razza umana è ad uno stadio di evoluzione attraversato da tutte le entità che devono fare esperienza in questo livello d’esistenza…

… prima che sia concesso loro l’ingresso in altre dimensioni e sistemi di realtà più estesi e aperti.
È’ indispensabile, per l’equilibrio cosmico, prima di tutto imparare a gestire l’energia e a vedere, attraverso la materializzazione fisica, il risultato concreto di pensieri ed emozioni.
Come un bambino forma i suoi castelli di fango dal sudiciume, così noi formiamo la vostra civiltà dai nostri pensieri ed emozioni e poi vediamo e facciamo esperienza di ciò che abbiamo creato.
Quando lasciamo il sistema fisico, dopo tutte le reincarnazioni, abbiamo imparato la lezione e, alla lettera, non siamo più membri della “razza umana” perché scegliamo di lasciarla.
In tale ambito “lavorativo”, infatti, è solo il Sé cosciente che dimora in essa, mentre altre porzioni della nostra identità spirituale abitano simultaneamente in altri sistemi “educativi”.
Noi siamo Individualità, cioè porzioni frattali del Pensiero Originario di Vita Impersonale.
Coscienza d’Essere che si manifesta in un contenitore, una Anima Multidimensionale capace di multitasking vivente, cioè di esistere contemporaneamente in frazioni di coscienza focalizzate in plurimi sistemi fisici e non fisici.
Nei sistemi più avanzati i pensieri e le emozioni si traducono immediatamente e automaticamente in azione, prendendo forma in qualunque approssimazione o tipo di “materia” ivi esista.
Perciò la lezione deve essere meditata e imparata bene.
La responsabilità di chi partecipa alla creazione dell’ambiente condiviso da tutti coloro che stanno esperimentando, deve essere chiaramente compresa.
L’asilo nido
Attualmente, a livello cosmico, siamo come in una stanza, in una certa misura isolata e a prova di rumore.

L’odio, l’ignoranza e quant’altro creano la distruzione in questa “stanza”, e fino a che la lezione non è imparata la distruzione segue alla distruzione … in un ciclo ripetuto.
Ogni movimento, ogni energia di pensiero, parola, opera o cristallizzazione dà inizio ad un cerchio karmico.
Nella prospettiva di altri sistemi questo tipo di distruzione non esiste; qui noi CREDIAMO che esista e sentiamo amaramente l’angoscia della morte.
Ma anche un incubo vivido viene sentito amaramente, allo stesso modo, e poi passa in fretta.
La morale
Non è che dobbiamo capire di non distruggere, dato che la “distruzione” in realtà non esiste, essendo tutto “virtuale”, un semplice prodotto della nostra mente.

Ma dobbiamo imparare ed allenarci a creare, cioè a sentire e pensare responsabilmente.
Che significa solo abituarci a pensare in modo corretto, a costruire a liste di priorità misurate non con la pancia, ma con la consapevolezza del limite invalicabile della caducità delle cose nella materia.
Invalicabile, necessario, indispensabile per liberare l’Anima dalle catene del superfluo.
Il nostro è un sistema di educazione per la Coscienza che sorge … piano piano … attraverso le esperienze che noi stessi attiriamo con la nostra istintiva visione egoica della vita.
L’esercizio ci servirà per l’esistenza in una varietà di sistemi intercorrelati in una struttura spiraliforme evolutiva della capacità di “sentire” di coscienza.
Sempre in espansione, in evoluzione, cioè sempre più attenta e rispettosa di ogni forma di VITA.
Dalla coscienza senziente, che avverte solo i propri bisogni vitali, a quella razionale, che chiama in causa il pensiero individuale, per finire alla Coscienza … cosciente della propria origine spirituale.
Se i dolori e le angosce del nostro sistema non fossero sentiti come reali, incidenti sulla nostra “pelle”, la lezione non verrebbe imparata.
Le guide
Non siamo soli in questo frangente, ma anche questo è lasciato al nostro volere, e a quanto ci consentiamo di accettare, di un siffatto “protocollo educatore”.
Gli insegnanti nel nostro sistema sono quelli che si trovano nella loro ultima incarnazione e che hanno capito, più altre personalità che hanno lasciato il sistema ma hanno avuto il compito di aiutare quanti ancora vi restano.
Senza dimenticare la miriade di coscienze viventi nelle dimensioni a noi interdette, e che popolano anche la nostra coscienza, evoluta o meno, influenzandola e facendosi influenzare attraverso il campo quantico comune.
Che comporta la condivisione dei piani fisico, eterico , astrale, mentale e spirituale di ogni universo di questo cosmo.

Tutto emotività
Abbiamo a che fare con la trasformazione di energia emotiva in azione e forma.
Di conseguenza agiamo nel sistema che abbiamo creato noi stessi;
… e dai suoi effetti impariamo dove abbiamo avuto successo o abbiamo fallito.
Il sistema include qualche frammento di individualità che si presenta per la “prima” volta, cosi come quelli nell’ultima incarnazione.
Questo genera le differenze di comportamenti ed altro che impongono “movimento” al sistema di insegnamento e apprendimento nel quale ci troviamo.
L’umanità poi sogna tutta insieme lo stesso sogno e perciò creiamo un mondo comune, un palcoscenico riconosciuto e utilizzato da tutti.
Tutto un film
L’intera scenografia, tutta questa “costruzione”, è come un film didattico del quale siamo sia i produttori che gli attori.
C’è un film dentro il film di un film.

Siccome ogni azione o pensiero genera un movimento, un evento, un comportamento, non c’è fine ai vari “dentro” delle esperienze, una catena infinita di bambole russe.
Il sognatore sogna e il protagonista del sogno … sogna altri sogni vivi.
Ma i sogni non sono senza significato e le azioni in essi sono significative, in altri universi e dimensioni, dove si manifestano le nostre scelte alternative.
Il Sé Totale, l’UNO, è l’osservatore di ogni sé individuale ma anche di tutte le altre comparse.
Questo non significa che il nostro “essere” esiste in una realtà inferiore, immaginativa, di fantasia.
Sè Totale e Sé Individuale sono UNO.
È che noi, da personalità, non abbiamo imparato a riconoscere, e non abbiamo coscienza, dell’estensione della “Realtà” in cui esistiamo.
E nemmeno del nostro stesso “spessore reale”.
Conosci te stesso e conoscerai il mondo e gli dei; ormai una frase sentita fino alla nausea, certo, … ma vera.