A quale scopo essere … disciplinati?
Dunque, ripeto un concetto per riprendere il filo di una chiacchierata..
C’è energia che entra nella parte inferiore del sistema energetico, sale dai piedi e nel chakra della radice e da lì si muove verso l’alto.
Ma c’è anche la luce interiore dell’uno infinito Creatore che è chiamata nel sistema energetico dalla porta dell’Infinito Intelligente, attraverso il raggio viola e nei centri energetici verde, blu e indaco.
Il lavoro nella disciplina della personalità è un lavoro di raggio indaco.
Ed è molto facilitato dal lavoro quotidiano e persistente sul proprio desiderio.
Perché più intenso è quel desiderio, più potente sarà quell’energia che si muoverà dall’alto attraverso la porta verso l’Infinito Intelligente.
E più potente sarà la spinta che attrae quell’energia, dal chakra della radice, e la indirizza verso la fusione con la nostra luce interiore, che l’operatore metafisico definisce coscienza interiore.
Disciplina
Comprendiamo tutti il concetto di disciplina.
Tuttavia, abbiamo la tendenza a considerarlo solo un sinonimo di punizione.
Quando le persone parlano di disciplinare un bambino, ad esempio, generalmente intendono punire il bambino per aver percepito un comportamento scorretto.
Non è questo il senso in cui si deve intendere questa parola, ma nel senso di autodisciplina.
Tutti noi usiamo già l’autodisciplina in vari modi.
Forse ci allontaniamo dal tavolo prima di essere pieni per rimanere magri. Forse teniamo per noi i nostri pensieri quando vediamo che offrirli non sarebbe utile o utile, o mettiamo sotto esame i nostri soldi e discipliniamo le nostre abitudini di spesa.
Disciplinare la personalità significa, per l’entità, frenare pensieri ed azioni nel momento in cui si percepisce uno squilibrio, per poi ricercare una centratura.
L’obiettivo di tale lavoro è liberarci dai fattori scatenanti che ci sbilanciano emotivamente, mentalmente e spiritualmente.
Per lavorare con i due chakra più alti nel richiamare l’ispirazione, abbiamo bisogno di avere un cuore aperto in modo affidabile e un temperamento equilibrato.
Come … mungere conoscenza
Chissà se hai presente gli sgabelli che si usano per mungere le mucche.
Decisamente roba d’altri tempi, ma funzionale.
Hanno solo tre gambe, proprio per dondolarsi su due di loro per inclinarsi in avanti e raggiungere le mammelle.
L’instabilità incorporata delle tre gambe è utile per quel lavoro.
E la maggior parte delle entità in evoluzione hanno personalità con l’instabilità intrinseca dello sgabello a tre gambe, perché sono abituati, condizionati a …”raggiungere”.
Quando vogliamo ottenere qualcosa che desideriamo, perdiamo di proposito l’equilibrio, mentre ci allunghiamo per “agguantare”.
Le tre gambe
Le nostre tre gambe, mente, emozioni e volontà, spesso sono in contrasto tra di loro, a causa della incapacità di utilizzare il potenziatore dell’inconscio.
Quel serbatoio di informazioni che vengono immagazzinate a nostra insaputa dalla capacità ricettiva dei raggi o chakra superiori, che non sappiamo usare.
O a cui non attribuiamo valore alcuno.
Ad esempio, la personalità a tre gambe può essere presa da problemi di denaro.
Quindi trascorrerà tempo prezioso e vincolerà energia vitale cercando più soldi.
Con una gamba in più, che dona stabilità e sicurezza, mentre si lavora per pagare i conti, si utilizzerà al tempo stesso la facoltà della fiducia per affermare che ci sono abbastanza soldi per ciò che serve oggi.
Una consapevolezza di questo tipo ci fa smettere di “tendere ad agguantare” e ci rende stabili con gioia e sicurezza nell’essere esattamente chi e dove siamo.
Va tutto bene
Ecco la genesi del mantra “Va tutto bene”, che ci stabilizza, perchè permette all’energia del Creatore di fluire liberamente. Tiene il cuore aperto.
Solo se ci consentiamo di credere in questa affermazione potremo iniziare a lavorare nella coscienza.
E il termine lavoro è usato nello stesso modo in cui lo usa l’ingegnere meccanico, per produrre … qualcosa.
Il trasformatore
Un trasformatore ad alta tensione è un dispositivo che trasforma, appunto, da alta a bassa la tensione di una corrente elettrica, in modo da poterla utilizzare, nelle case, per esempio.
Per farlo sfrutta una o più bobine, costituite da un nucleo magnetico intorno al quale sono avvolti numerosi giri di fili di rame.
Il trasformatore è pronto per funzionare. Ma non può funzionare finché non gli viene fornita elettricità da una fonte di alimentazione.
Elettricità che esiste solo in presenza di … polarità: positivo e negativo, altrimenti non c’è azione.
Nella Coscienza è lo stesso, senza polarità non c’è azione, non c’è esperienza, cioè non c’è “lavoro”.
Quindi il concetto di servizio a sé e servizio agli altri è obbligatorio se desideriamo avere un “lavoro”, sia esso un lavoro nella coscienza o un lavoro di natura meccanica newtoniana nel mondo fisico.
La sua funzione
Tutto è predisposto per questo, le “bobine” sono avvolte, tutti i potenziali sono disponibili, serve solo l’entità di coscienza individualizzata che fornisca la carica attraverso i flussi e riflussi del libero arbitrio.
Cioè l’esprimere desiderio, intenzione e volontà d’azione che crea la nostra “realtà”, virtuale, ipotetica, sperimentale.
Una realtà nella quale … “qualcosa” si muove perchè proprio noi vibriamo, lavoriamo, da un opposto all’altro, (spirituale, mentale, emozionale, eterico, fisico, atomico), incessantemente.
Lo scopo
Se scegliamo costantemente di essere al servizio degli altri, cioè polarizzati positivamente, forniamo la fonte di energia, focalizzando desiderio e volontà consapevole sui flussi di energia positiva che intendiamo cercare.
E’ fondamentale che chi lavora nella Coscienza abbia fiducia in se stesso come entità potente e fiducia nelle fonti amorevoli di aiuto energetico oltre la porta del visibile.
Se dubitiamo che ci siano fonti di ispirazione e informazioni reali e autentiche, che arrivano attraverso il portale, o dubitiamo che noi possiamo connetterci con esse, resteremo all’impasse.
La preparazione al lavoro nella coscienza, quindi, è la disciplina delle nostre personalità in modo che siano solide e riposino nella loro stessa essenza.
Il lavoro
Possiamo allora provare a collegarci con quelle potenti fonti che arrivano attraverso il portale.
Diventiamo calmi e centrati.
Ci orientiamo nella nostra polarità positiva.
Desideriamo cercare la verità.
Cerchiamo di usare puramente la nostra volontà e fiducia.
Rimaniamo fedeli ai nostri ideali più elevati.
E allora siamo pronti … per iniziare e procedere oltre.