“Imaginatio”

Cosa è?

Una forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, e riproduce ed elabora liberamente il contenuto di un’esperienza sensoriale.

Che tracima in un determinato stato affettivo o si orienta attorno a un tema fisso, creando.

Dando così vita ad una attività di tipo sognante (sogni a occhi aperti), oppure a creazioni armoniose con contenuto artistico o riallacciandosi all’intuizione.

Una potenza creatrice.

Il concetto sottostante

Un termine di lingua corrente è il simbolo di un concetto, una idea, una entità vivente alla quale ci si riferisce.

La parola è costituita di singole lettere che, lette assieme, esprimono una “traduzione” del “Carattere”, del modo di essere del concetto rappresentato.

Un semplice manifesto della sostanza generante, della forza che esiste al di sotto della parola.

Immaginare pertanto sottende al procedimento che si applica nel “disegnare” una propria idea, pensiero, espressione d’essere e di movimento.

Parlando di propria idea, ovviamente siamo nel mondo della soggettività, cioè quel mondo nel quale noi esprimiamo la nostra idea di come dovrebbe essere, secondo quello che noi vorremmo che fosse.

Pertanto siamo nel mondo della nostra mente razionale, e qui inizia il percorso di un ricercatore.

Solo di un ricercatore del vero, però, altrimenti resteremmo nello spazio del puro “appagatore di desideri ed istinti”.

Di colui che è pago del suo vivere materiale e continua imperterrito la sua via verso l’epilogo inevitabile, senza sentire alcun bisogno di diversi spessori di coscienza o di interessarsi del “bene” altrui.

Questo comporta che ad ognuno ritorni il suo, secondo la perfezione  karmica che vincola le creazioni ai propri creatori.

Infatti l’immaginazione, il potere sottostante il termine, è una forza creatrice di realtà.

Forza vivente

Non esiste creazione che non abbia come germe iniziale il Potere Creativo del Pensiero.

Da qui urge il distinguere il pensiero soggettivo da quello oggettivo.

Il Pensiero Oggettivo, distaccato, non coinvolto, equo, fraterno, consapevole di sé, proviene dal di fuori del campo di manifestazione dell’umanità.

Solo un Pensiero Puro, svincolato dalle pressioni dell’ego separatore, potrebbe creare un cosmo popolato da universi di pianeti disposti ad ospitare e mantenere le più disparate forme di vita.

Solamente una Volontà emanatrice di Amore Puro e di certezza di Essere potrebbe consentire la totale libertà di espressione a tali forme di vita, fino al punto da lasciarle distruggere tali mondi.

Solo una Coscienza Cosmica avrebbe la capacità di sopportare la consapevolezza della propria unicità e solitudine cosmica, e amare il proprio “esistere” al punto da condividerlo all’infinito.

Consentendo, regalando questo senso dell’essere vivo, vitale, ad infiniti pensieri/esseri altri da Sé, per apprendere da essi stessi la profondità di Sé Stesso.

Immaginazione creativa

Ecco da dove potrebbe scaturire un processo di immaginazione, veramente creativo, spontaneo, non deviato da istinti egoici: solo dalla connessione con tale Pensare PURO.

L’immaginare dinamico normalmente attuato, il sognare quello che vorremmo che si realizzasse, essendo totalmente vincolato alla natura psicofisiologica indotta dal corpo fisico e dal corpo astrale, rimane nel Soggettivo.

Un soggettivo generato da un’anima ancora solamente senziente e dal relativo corpo astrale egoico, vincolati strettamente agli istinti della corporeità, ai residui del mondo animale dentro di noi.

Nel rispetto delle leggi cosmiche, dove prioritario è il Fuoco Spirituale, non è la situazione esteriore del quotidiano che suscita lo stato psichico ed emotivo, ma è questo “stato interiore psichico ed emotivo” che genera la situazione esteriore.

L’immaginazione diventa così la forza creatrice della realtà visibile.

Essendo solo soggettiva, può creare il male, l’errore, la preoccupazione, la bramosia, e ogni altra distorsione in grado di potenziare quello che distrugge il corpo e l’anima.

Lo stesso male fisico, la malattia, non è altro che una immaginazione creativa ma distruttiva, inconscia di certo, che ha raggiunto la sua realizzazione e si è manifestata.

L’immaginario distruttivo ha una forza immediata di manifestazione che le deriva dall’ego, tutt’uno con la natura elementale ed i suoi istinti.

L’immaginazione creatrice, elevatrice, guaritrice richiede ed esige una determinante Volontà Cosciente di operare in tal modo.

Questo comporta all’inizio lo sforzo di “purificazione”, la connessione con il Pensiero Puro, svincolato dalle brame dell’ego e dalle sue aspettative, in grado di agire sulla base di un potere assoluto di “spontaneità ed innocenza”.

Allora veramente il Mondo Spirituale alimenta la Vita attraverso il suo potere immaginativo creatore, mentre l’immaginare umano rimane un riflesso inferiore di tale azione.

La mente umana riduce l’immaginare alla visione limitata dell’ego e della razionalità soggettiva, spingendo sempre più la creazione di “forme” e “macchine” pensate da una attività cerebrale estetica, ma prive dell’elemento vivente dentro di esse.

Responsabilità

L’immaginazione creativa collegata al Pensiero Puro Originario ha quindi vita solo quando tale attività sia svincolata dai residui istintuali e di brama insiti nella natura umana e nel campo astrale.

Per questo sperimentare  verso sé stessi o verso gli altri richiede un forte senso di responsabilità, se riconosciamo il potere magico di tale forza nel creare o distruggere.

Se usata erroneamente, o se sfugge al controllo di chi opera per la Luce, ma conserva legami egoici interiori, questa energia può danneggiare pesantemente sé stesso e gli altri.

Basta un momento di mancata presenza a se stesso e al proprio operato per fare riaffermare la natura separativa sempre presente nella materialità.

Ecco il peso del controllo costante, sin nei minimi dettagli, sulla propria spontaneità ed innocenza nell’agire, per applicare un Puro Intento di Servizio per l’evoluzione degli altri e di sé stessi.

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