il “corpo” umano

Considera questo:

Il  crederci quali noi siamo come davanti ad uno specchio, o quando rispondiamo a qualcuno che ci interpella per nome e cognome, non rende bene l’idea di noi stessi.

Perché noi siamo il ponte di congiunzione tra Cielo e Terra, sintesi dei regni della natura e contenitore dello Spirito vivente.

Dici di no?

Mondi interconnessi

Il tuo corpo fisico visibile è formato dal regno minerale, interamente.

Tutta la tavola periodica degli elementi, compresi quelli ancora da scoprire.

Il doppio eterico, cioè la intelaiatura energetica che forma e contiene gli elementi di cui sopra in un ordine funzionale esprime la forza strutturante del regno vegetale.

Il tuo corpo senziente, sensibile, astrale o emotivo o istintivo, che dir si voglia è espressione della vita animica animale, connessa sensorialmente e sensualmente con la vita fisica.

Questa organizzazione triplice fisica-eterica-astrale va per la maggiore per la maggioranza degli esseri umani.

Pur tuttavia ti  riferisci a  te stesso pronunciando “io”, ma questo io non sei tu.

Quello che senti e che vedi e che pensi è la manifestazione, reazione, sensazione, desiderio  che gli altri tre regni della natura forniscono alla tua Anima razionale come informazioni dal mondo circostante.

E per fortuna, altrimenti non sapresti come sopravvivere.

Strumenti

Il supporto del corpo eterico è il sistema ghiandolare, per i tuoi ormoni; il tuo sistema nervoso è veicolo di istinti per il tuo piano astrale e il tuo sangue è il supporto del tuo IO che reagisce agli istinti ed ai desideri, raggiungendo il cervello, che ospita la mente reattiva.

Tre strumenti da organizzare al meglio per non essere preda dell’impulso del momento, ma in serena profondità nel tuo Presente.

Ma se la tua anima è ancora troppo debole per le redini del comando, o non ha idea che al suo interno vi siano tanti ospiti, o non ha mai fatto mente locale a queste possibilità, allora tu vivi quello che pensi di voler vivere, ma ti inganni.

Il legame con l’emotività ti porta a classificare tutto il mondo esterno a te in: – piacevole- o -fastidioso-, a vari gradi.

Le emozioni che provi di conseguenza sono foriere di pensieri di fuga, o rabbia, o frustrazione, o gelosia, o disinteresse verso il resto tranne te stesso, che incidono direttamente sul tuo corpo fisico.

Perché creano innumerevoli fori nel tessuto eterico che mantiene la forma della tua idea di te stesso.

Che non è la tua idea, ma l’altalenante impeto che deriva ora dal regno animale ora da quello vegetale ora dalla popolazione del tuo campo eterico, che ti fa reagire a tutto come se tu fossi in guerra … con tutto e tutti.

Una voce inascoltata

Infatti il tuo Sé superiore, la mente superiore, quella che attraverso la consapevolezza di sé dovrebbe riportare ordine nel caos, non riesce ad esprimersi al meglio.

Non ha spazio per manifestarsi sul tuo piano astrale perché questi è totalmente occupato delle razioni al “mi piace – non mi piace”.

Troppo occupato a gestire sempre e solo il mondo visibile e le percezioni che riceve attraverso i soli 5 sensi fisici.

Non ha torto , solo il corpo fisico, cioè il regno minerale , è visibile, identificabile, modificabile, contrastabile.

Il corpo eterico è fuori dallo spazio percepibile, il corpo astrale e fuori dallo spazio e dal tempo normale, L’IO Superiore diventa il vuoto che non ha spazio in questa dimensione, è la triade Spirito-anima-corpo, ma di un altro livello percettivo.

Solo con un forte atto di volontà del cambiamento, tu potresti ripristinare la corretta gerarchia in questi piani della tua esistenza: con lo Spirito che guida il tuo IO, con l’anima che gestisce il tuo astrale, e con il Corpo Originario che ripristina il tuo corpo eterico-fisico.

Libertà ed autonomia di sentire, volere e pensare, slegati dai legami atavici con gli altri mondi attraversati durante la discesa verso la materia.

Perché dovrebbe essere necessario tanto lavoro?

Perché solo lo Spirito, la Monade Divina, esiste.

E Lei torna sempre, ciclicamente, a casa.

È lei che si manifesta nel mondo minerale facendo esperienza della cristallizzazione, nel mondo vegetale sperimentando le forme sensibili ma immote, nell’animale come istinto vivente e nell’uomo come Pensiero.

È demandata all’uomo, a te, la responsabilità di prendere coscienza di te stesso come di un veicolo autonomo dagli altri tre regni della natura.

Un veicolo in grado di ospitare uno Spirito cosciente ed individualizzato, cioè libero ed in grado di esprimersi come struttura psichica, vitale e minerale.

Una struttura perfettamente in grado di esprimere il Divino nella “materia”.

Pensi ancora di non essere un ponte tra le dimensioni?

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