Magia operativa: il 1′ strumento

Tutto è energia

Visto che tutto è modificabile, essendo energia vibrante, nella quale siamo immersi ogni istante della nostra esistenza, tanto vale imparare come.

Tu, io, noi tutti, (per il seguito del post diventano tutti … TU, per semplicità espositiva e) anche per creare una identificazione con i concetti esposti e con te, che leggi.

In effetti ogni informazione, concetto, emozione, azione, emana sè stessa, e la propria valenza energetica, nell’intero universo: è ridicolo pensare che quello che noi nascondiamo sotto il tappeto sia nascosto alla vista di altri.

Certo; lo insegna la geometria sacra molto chiaramente.

Vedere

L’occhio fisico è conformato in modo tale da poter leggere nella materia, negli oggetti, nelle persone e nell’ambiente circostante, solo  gli “effetti” concreti delle energie elettromagnetiche messe in movimento dal tuo cervello.

Non montarti la testa, tu assieme alle emanazioni dei “cervelli”, o meglio, delle essenze energetiche del resto del tuo pianeta, minerali piante e animali compresi, più gli esseri non incarnati.

Un bel popò di roba; che tu ci creda o meno, che ti piaccia o meno, sei uno dei tanti granellini di sabbia nel deserto.

Diventa così veramente un deserto di…. soddisfazioni, se ti concentri sulla “tua” esclusiva visione del “solo” mondo materiale che i tuoi occhi percepiscono …

… e sulle sensazioni emotive che ti ritornano,  filtrate in base alle aspettative ed ai giudizi (scelte) che fai per come gestirlo, a tuo uso e consumo.

Interpretare

Infatti la tua parte razionale “interpreta” quello che “vedi” sulla base di istruzioni precise che ti sei dato, quando hai catalogato il brutto-bello, piacevole-spiacevole, cattivo-buono, ecc.

Per sostenere nel tempo lineare che tu hai ragione, utilizzi come rinforzo e carburante ogni tua minima sensazione a cui appiccichi alla velocità della luce una bella etichetta.

Su cui hai stampato il codice a barre dell’azione automatica che verrà messa in moto non appena il lettore, (gli occhi ora guidati dalla “ragione di TE”), passa sopra ad ogni altro evento, cosa o persona esterne che vi rassomigli.

Abitudine

Ecco la tua bella personalità umana forgiata dalla famiglia, dalla scuola, dagli amici, dalle esperienze fatte, dalle tue convinzioni, dai dettami della società nella quale ti sei tuffato per capire come gestire la …

… (proprio e solamente) … “materia” di te stesso.

Niente altro; mi dispiace, non è un compito tuo cambiare il mondo, fai fatica a cambiare anche la tua più piccola abitudine, ammettilo e prendine coscienza.

Non potresti nemmeno farlo, visto che tutta la tua energia vitale la spendi nel sopprimere quella parte di te che non è “conformata” all’altra parte di te che decide … chi ha ragione.

Se sei impegnato tutto il giorno a dare un senso a quello che “ragioni” rispetto a “come ti senti”, come puoi pensare di modificare lo specchio nel quale ti rifletti?

Perchè tutto quello che vedi al di fuori di te, è impegnato nella sua propria guerra interiore personale, proprio come te.

Altrimenti non calcherebbe questo pianeta, il pianeta della “scelta responsabile individuale”.

IO.. IO.. IO TU.. TU.. TU canale occupato

Sottilmente dovresti aver capito che quell’IO..  IO…  IO… che ripeti ogni momento per spiegare il tuo punto di vista a qualsiasi altra cosa fuori di te è esattamente il problema e la cura.

Nel centrarti suolo su quello che pensi sia vero, giusto, corretto, sbagliato ti stai focalizzando solo su di te, il tuo IO, e solo attraverso il tuo IO interiore ne potresti uscire.

Uscire dalla tua percezione di essere sofferente, lamentarti sempre, essere boicottato ed impedito nei tuoi progetti, non poter fare per il non avere abbastanza, non riuscire a convincere altri a fare il tuo, non spostare la montagna visto che non va a Maometto e tu non ti alzi dalla tua poltrona.

IO e TU in costante guerra.

Che strana visione, un mondo fatto in questo modo, dove tu pensi di non poter fare la vita che vuoi perchè gli altri te lo impediscono, e tutto il giorno sei preoccupato di quello che dovrebbero fare gli altri per consentirti.. spazio.

Piano astrale

Per coltivare, avvolgerti in questa emozione di repressione, fallimento, frustrazione, desolazione, solitudine, rabbia, esaurimento, demoralizzazione, tristezza, apatia, insoddisfazione, rancore, che non ti lascia mai.

La reprimi e poi ritorna, la scacci e poi ritorna, non devi soggiacere e ci ricadi sempre, fino a quando colpisce qualche parte fisica del tuo corpo.

Ma questo è solo l’effetto nella materia dell’energia elettromagnetica emanata dal tuo essere durante la tua vita quotidiana.

Perchè tutto è energia, alimentata dai nostri pensieri ed emozioni (percezioni etichettate).

Gestiamo allora queste emozioni; e già questo primo minimo passaggio richiede una volontà e determinazione… magiche.

Il cervello che deve fare?

E’ il tuo cervello che decide se quello che senti emotivamente adesso è … quello che è, e se ti piace o meno.

Visto che le scelte, alla fine delle storie, è limitata a due, “mi piace-non mi piace,” le tue reazioni sono sempre e solo due: “lo voglio – non lo voglio”.

Il tuo strumento dedicato a tali decisioni è velocissimo nel mettere in atto quanto ha riconosciuto fare parte del voglio-non voglio, tanto veloce che ti ritrovi in una data situazione spesso chiedendoti come ci sei arrivato.

Perchè TU hai fatto un passo dietro l’altro per arrivarci, mentre non ne eri pienamente consapevole.

Non offenderti, è normalità umana, questa, stressata e velocizzata al punto da non consentire il tempo di pensare.

Mentre il tuo cervello è proprio stato creato per SCEGLIERE la giusta via, sulla base di quanto si faccia stare bene o male la proiezione immaginata della futura situazione che ADESSO ti si presenta davanti.

La sensazione del “sto bene- sto male” deriva dalla tua capacità di sintonizzarti con le TUE proprie esclusive e responsabili “EMOZIONI”.

Questo significa che faresti bene a conoscere meglio le tue zone d’ombra, e soprattutto perchè hai certe reazioni davanti a certi eventi.

Necessità questa che ti obbligherebbe a darti il tempo di analizzare a fondo le tue emozioni, ma senza dimenticare che sei una sfera, non un quadrato.

Per cui hai a disposizione, sempre grazie alla geometria sacra, un centro permanente intorno al quale tutto gira e da cui tutto promana, (il tuo cuore, centro emozionale e unico portale cosmico valido);

Ed una sfera di influenza energetica che si allarga tutto intorno a te, un campo di significati e percezioni, che ti offre infiniti punti di consapevolezza.

Ben oltre la visone “quadrata” di un davanti-dietro-sopra-sotto” totalmente inamovibile, perchè appoggiato a terra solidamente, su una bella piattaforma di ferro e cemento, antisismica.

Mentre la “vera” realtà è sfuggente come un palloncino che rotola velocissimo al primo alito di vento, in ogni direzione possibile; non avverti questo senso di cambiamento totale che pervade ogni tuo aspetto, nella quotidianità?

Glielo facciamo vedere

Immagina ora con calma di sederti comodo, calmare il tuo respiro e l’attenzione all’esterno, e centrati sul tuo 4′ chakra; toccalo con la punta di un dito, leggermente.

Fai attenzione a questo lieve tocco, e da lì immagina che si espanda una sfera di luce, piano piano tutto intorno a te, larga quanto vuoi.

Adesso, mentre ti vedi sempre seduto sopra il TUO centro, trasferisci quel tocco leggero del dito, quel piccolo punto senza dimensione,  sulla superficie della sfera e inizia ad esplorarla.

Guarda quanto spazio, quante direzioni, tutto intorno a te, ad ogni millimetro di spostamento su tale superficie.

Tanti sopra e sotto, davanti e dietro, di lato e di mezzo, obliquo e diagonale, ad angolo e curvato, che sono a tua disposizione: tanti punti di vista diversi, dai quali “vedere”.

Percepire da altre prospettive quello che il tuo cervello ha l’abitudine di catalogare, senza darti accesso alle alternative.

E siamo appena nel piano astrale, quello da quale partono tutte le paure ed esaltazioni che ti trovi a gestire ogni giorno.

Vedi quindi che il primo atto di magia creativa, la prima tecnica che dovresti padroneggiare, è proprio la programmazione del tuo primo strumento magico: il tuo cervello.

Amalo molto, non lasciarlo in balia di istruzioni vecchie e copiate da altri: inserisci sempre nuove istruzioni aggiornate con quello che solo tu puoi consentirti di essere.

Infondi in lui la capacità di distaccarsi dal senso di fretta, urgenza, necessità della mossa vincente, obbligo di non fallire mai, e consentigli mobilità.

Davanti al tuo momento nero, alla tua sofferenza, a quella forma di energia che i tuoi occhi non riconoscono, ma che incide il tuo piano emozionale, considera che quel tanto di invisibile che ti colpisce sei tu che lo stai definendo nel modo in cui lui è.

Tu decidi cosa vuoi provare

Per cui definiscilo, raccontalo, cambialo, guardalo in modo diverso e poi lasciati il tempo di decidere quale altro nome attribuirgli.

Sei sempre seduto sul TUO centro interiore, e ti vedi occupato a gestire la tua ombra: è sempre e solo una immagine, quindi agisci … magicamente.

Cambia  l’intensità dei colori della scena, da colori vivaci e intensi fino al bianco e nero: i colori sono frequenze, sono energia.

Spostati da vicinissimo a lontanissimo, trasforma l’immagine passando da una fotografia piatta, idimensionale, alla piena profondità delle tre dimensioni.

Passa da un’apparizione rapida e fuggevole ad un’immagine persistente che si conserva per un certo tempo, oppure modifica la visione del tutto in ogni dettaglio ad una figura sfocata e confusa.

Varia il contrasto tra chiaro e scuro, poniti al centro del nulla, sopra una vetta panoramica o dentro una cornice, come una fotografia, oppure trasforma tutto in un film, prima lentissimo poi velocissimo.

Colora tutto di rosso, o di verde, o blu o nero o rosa, diventa trasparente, ingrandisci tutto e rimpicciolisci tutto, a tuo piacimento, metti tutto sottosopra, capovolto.

Non aspettarti il miracolo che chiedi, quello che ti pone nello stato del “non è accaduto nulla”. Nulla infatti è gratuito, nell’universo.

Imparare a nuotare in un mondo fatto di acqua, se non sei un pesce, è indispensabile per sopravvivere.

Sapere gestire e dominare i tuoi moti emotivi, in un mondo fatto di energia generata da stati emotivi, è indispensabile per sopravvivere.

Non esistono miracoli che prima tu non abbia pensato, amato e creato: intorno a te tutto rimane lo stesso, tranne te stesso.

Sentirai che le tue emozioni hanno conseguenze diverse, perchè hai insegnato al tuo cervello altri punti di vista

A di là del proprio egoico condizionamento “dell’IO SONO quello che credo di  essere”, e di conseguenza il mondo esterno deve fare quello che mi fa stare bene.

Peccato che il tuo mondo esterno, di te, si curi poco, impegnato ad occuparsi del suo sè.

Distacco

… non menefreghismo, consapevolezza, non indifferenza, comprensione, non coinvolgimento, compassione e sostegno, non obbligo emotivo.

Allora sarai padrone di te stesso perchè saprai distinguere dal TUO e NON TUO, dal voglio-non voglio, rendendoti conto che tale distanza non esiste, perchè la crei solo TU.

“Essere supremo che crei la VITA, rendimi consapevole di chi sono e cosa manifesto nell’universo  in pensieri parole opere ed omissioni”.

Oggi tutto questo ha nomi diversi, ma nella sostanza è sempre e solo una cosa: l’arte magica di immaginazione creativa, in grado di modificare lo stato emotivo del tuo essere.

Solo quello, perchè solo quello puoi fare, perchè è lo scopo della tua Anima, il “programma” energetico che ti consente di interfacciarti con la portante base (Essenza di volontà, saggezza e intelligenza creativa) dell’universo.

Per essere tutto quello che vuoi essere, cavalcando l’OM e l’AUM per contribuire ad espandere sempre di più la “superficie sferica” della VITA.

E mentre lo concedi a TE stesso, lo rendi disponibile a … ME e TUTTI gli ALTRI … TE.

Troppo difficile? Chiedi e te lo spiegheranno.

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