Precipitazioni … Karmiche

Tempo – strali

Siamo in periodo di temporali, e anche abbastanza … corposi.

Sia dal punto di vista delle precipitazioni, che in questo contesto si riferiscono a grandine, acqua, alberi, tegole, piccioni,  non ancora aerei, per fortuna.

E per non parlare di un vento, fatto di semplice aria, che scoperchia le case come se fossero dei vasi di Pandora.

E’ un esempio perfetto di come il campo energetico del pianeta, e non solo, reagisce ai tumulti della mente dell’umanità.

Una molla che si carica, si carica e infine scatta, restituendo al seminatore il proprio raccolto.

“Piove”, quindi, anche dal punto di vista esoterico.

E come per i temporali, che colpiscono a “strisce”, la situazione non è sempre uguale per tutti, anche se ormai certi disturbi della “normalità” sono … ” normalità”.

Arrabbiature improvvise o nostalgie improvvise, impulsi “omicidi” e stati depressivi, ansiosi o di puro sbandamento, assommati quasi sempre a dolori strani ed improvvisi, che percorrono il fisico come se andassero in bicicletta da un muscolo all’altro.

Tutto questo si ripercuote sulla serenità del vivere e allora si vedono facce, quando si può, talmente lunghe che viene in mente Modigliani, subito, o anche Picasso.

Spesso, quasi sempre, si incontrano per strada anche occhiaie profonde come l’inferno, dopo notti insonni che si perdono nel tempo di quando si era “giovani e forti” e  ci svegliavano solo le guerre.

Ora che siamo “adulti e vaccinati”, per di più, ci stiamo , forse, rendendo conto che qualcosa è cambiato e nessun rimedio chimico, dallo xanax alla dolce euchessina, sortisce alcun effetto.

Perchè?

Una risposta si trova nella Sapienza Antica, che oggi è trasformata in un rivolo di declinazioni diverse di pratiche e metodi fisici, emozionali  e mentali di vario stampo ed intenzioni.

Tutto ovviamente gestito politically correct, cioè a base di appuntamenti e percorsi e stage e altro, nei quali si insegna … qualcosa che possa servire ….

A calmarsi, ad estraniarsi dalla realtà fastidiosa, non voluta, che tenga occupati nel fare qualcosa periodicamente, come un rito che allontani quanto non voluto.

Pratica o abitudine che, però, non servirà, come le pillole.

Non servirà, se ogni singolo essere umano di questa umanità non accetterà che tutto parte da sè stesso, e pertanto inizierà a modificare sè stesso, in primis.

Mentre tutti sono impegnati fino allo spasimo a strulicare il modo di continuare la vita di prima, quella “normale”, infondendo in questa intenzione tutta la propria energia vitale ed attenzione.

Iniziando guerre, contro la paura di non farcela, la paura del domani, la paura che qualcuno  ci impedisca di andare in ferie, in pizzeria, la paura di non avere quello che già abbiamo, e a cui diamo anche poco credito, cercando quello che invece NON abbiamo.

Ma è proprio l’abitudine di volere possedere un’enormità di ‘cose’ o ‘persone’, che usiamo poi solo dai 5 ai 7 minuti ogni due mesi, che ci tiene legati al carro.

Non servirà

Lo scopo della vita è … vivere.

E’ talmente semplice che nessuno lo fa, pensando a dove stia la fregatura.

E’ quindi per questo che, in un sistema Cosmico Olografico di Espansione Frattale del Pensiero Originale di Amore Assoluto Incondizionato Auto-Riequilibratore di una Pura Coscienza di Essenza, che agisce in base ai tre principi di Volontà/Potere, Amore/Saggezza e Intelligenza Creativa/Attività, ….(pausa)…

… siamo immersi in un ‘meccanismo’ dove tutto -dal primo impulso di volontà cosciente agli ammassi stellari di galassie – è in costante continua infinita evoluzione, cioè cambiamento.

Da qui, hai voglia, a trincerarti dietro la fantasia che l’essere umano è il dominatore del pianeta e dell’universo, e che ogni altra creatura gli deve omaggio ed obbedienza.

L’umanità di oggi ha servito il pianeta nella sua corsa evolutiva, fornendo lo spettacolo delle sue opere.

Sul piano fisico la creazione di una società tecnocratica avanzatissima, dove ormai la nanotecnologia è all’ordine del giorno, e l’umano serve sempre meno.

Sul piano emozionale e mentale inferiore, quello della mente concreta, dove diamo spettacolo di come e in quanti modi ci si fotta la testa e ci si ammazzi per denaro.

Dai miei studi di economia ho capito solo una cosa, una linea guida che, compresa, dà il senso ad ogni atto ed evento del sistema;  alla pari della visione esoterica del “come sopra così sotto ecc ecc”.

Segui il filo del denaro

Leggilo anche come Potere ma, fatto questo, comprendi tutto quanto si sta muovendo su questo pianeta da diverse migliaia di anni.

Il piano mentale superiore, quello spirituale, quello astratto, è in fase di elaborazione, ma poco vendibile.

L’ostacolo maggiore è il dover accettare che quello che si pensa sono solo balle, quello che si giudica sono solo falsità derivanti dalle percezioni di quello che noi vogliamo o non vogliamo dagli altri, quello che non crediamo sia vero, non esiste.

In questo modo, indipendentemente da quante ore di meditazione facciamo, o da quanti corsi di risveglio seguiamo, siamo già tagliati fuori da una visione  … spiritualmente realistica.

In più, spirituale significa anche morale, etico, giusto, corretto, onesto, rispettoso, gentile, amorevole.

Questo implica che oltre alla volontà/potere e all’intelligenza creativa/attività, si usino anche AMORE/SAGGEZZA.

E qui siamo un pochino indietro.

Questo implicherebbe anche il riconoscere che esiste una Coscienza di un qualche tipo che abbia in sè stessa questa nozione di “Incondizionato”, cioè del solo Vivere senza dover avere o fare o dimostrare o sottomettere, o condizionare, od obbligare.

Ed implicherebbe anche il dover accettare che esiste un sistema nel quale tutti siamo solo rotelline, il cui compito non è stare fermi, ma girare nel verso giusto affinchè tutto funzioni.

Infine anche accettare che, se ci impuntiamo, esiste il servizio manutenzione che dà martellate per togliere la ruggine, rimette nel verso giusto la rotazione, oppure sostituisce il pezzo ormai rotto, e inutile al meccanismo.

Ma sempre con amore, rispetto e, di certo, la possibilità di recuperare l’anima ribelle fino a questo punto.

Come?

Nel NON-tempo e nello Spazio infinito, prima o poi nasce una convergenza di energie cosmiche di incomprensibile origine e potere, che consentono il recupero di queste “rotelle” fuori di … giro.

In questi punti spazio-temporali, un’anima ha la possibilità di incarnarsi per riprendere il proprio percorso verso la consapevolezza.

Di chi è, cosa fa e dove vuole andare  -ormai un altro tormentone, anche questo –  ma tutto parte da qui.

Solo la consapevolezza di essere nel mezzo, non all’apice, di un percorso, ci porta al rispetto di chi sta sopra e vede meglio di noi, e la responsabilità di chi sta sotto e si appoggia su di noi per comprendere.

Tutti come meglio si può e con le carte che ci siamo dati durante la via.

Abbiamo imparato a gestire il nostro corpo, forse anche le nostre emozioni e desideri, i nostri pensieri, e anche generato quelle intenzioni di comprendere quale sia il nostro scopo.

Sono molti che si chiedono che senso abbia quello che sta accadendo tutto intorno.

Anche Vasco Rossi

Il fatto di porsi questa domanda è già un sintomo di attenzione alle proprie necessità veramente spirituali, quelle che portano a leggere la vita tra le righe, non solo la copertina.

Per gli esploratori più bravi, le precipitazioni non sono più atmosferiche, ma diventano Karmiche.

Quando si accetta che esista un sistema globale, un mare nel quale siamo i pesci, e si fa finta che sia un meccanismo perfetto, allora gli avvenimenti esterni, quella valanga di atti e fatti senza pietà nei quali ci troviamo, hanno una fonte ed uno scopo precisi.

Sono l’infinita sequela di ricordi non consumati ed esperienze appassite personali, entità energetiche da noi create, che esigono liberazione.

Sono echi che provengono anche dal nostro passato ancestrale, dall’inconscio collettivo della razza alla quale apparteniamo, dai ricordi e memorie di civiltà ormai scomparse, ma ancora nella nostra struttura concettuale.

Il tempo delle pere

Quando è il momento giusto il Karma umano matura, e inizia la pioggia di sequenze intrecciate ed inestricabili di concetti tradizionali, abitudini contratte e innumerevoli attaccamenti a fatti e circostanze vissute dalla nostra personalità nel passato più o meno lontano.

Arrivare alle sue radici per estirparlo è difficile anche per la psicologia moderna, che tratta si, questi problemi e complessi individuali seguendo i metodi della introspezione e della intra-visualizzazione.

Ma  di fatti accaduti in fasi anteriori alla memoria umana incarnata oggi,  fuori portata.

Chi può onestamente credere con tutto il proprio essere, di generare autonomamente ognuno degli eventi della propria vita, soprattutto quelli negativi?

E, contemporaneamente essere un agente inconsapevole di un disegno evolutivo che comprende la vita delle galassie?

Ancora di più, che tale percorso evolutivo conta anche su di noi e su quello che ogni momento della nostra infinitesimale esistenza, in termini di tempo umano, pensiamo esprimiamo a parole, facciamo o non facciamo?

Di vita in vita, caricando l’archivio personale di magnetismi di cui perdiamo le tracce, razionalmente, ma che dobbiamo affrontare e redimere emotivamente in un dopo, fuori dal contesto nel quale si sono formati?

Facendo dipendere l’espansione della nostra coscienza proprio dubitando di quello che sentiamo e su cui ragioniamo, cioè sulla nostra versione di chi siamo?

Chi ha la consapevolezza, coerenza e volontà  di assumersi questa responsabilità, oggi, nei confronti della Coscienza d’Essere che sta esprimendo questo?

Come si stava bene quando si stava male

Ecco che, in questi termini, la ricerca di Dio, il cammino del risveglio, l’evoluzione personale, assumono un carattere molto relativo.

Siamo tutti molto piccoli di fronte a questo … contesto, e già fare del nostro meglio nel nostro piccolo, con quello che abbiamo a disposizione, è molto.

Non esiste nemmeno più quella fretta, quel senso di ansia che prende quando si pensa di dover prendere un treno che è già partito; penso che come anime, spirituali nel vero senso del temine, abbiamo tutto il tempo che vogliamo.

Ecco spuntare un altro tormentone, che si legge dappertutto: affrettati lentamente.

Prenditi il tuo tempo e il tuo passo, datti libertà di essere, questo è il percorso.

Una cura valida, quindi?

Quando ormai hai provato di tutto, hai “evoluto” di te tutto il possibile, e non sai più che pesci pigliare, allora è il momento di fermarti e fare un riassunto.

Inizia ad applicare un non-metodo, che consiste nel fare estrema attenzione a te stesso; ascoltati, guardati, esaminati, studiati, e basta.

Non farti scappare la minima sensazione o percezione che ti viene comunicata dai tuoi sensi, dal tuo cuore, dagli avvenimenti interni ed esterni, accettando lo svolgersi delle elaborazioni che avvengono nel tuo campo karmico.

Non giudicare, non pensare, non reagire, non spaccare il pelo in quattro, tanto non basterebbe e non servirebbe.

Anche di questo, ti devi solamente liberare

Accetta di essere dove sei e come stai, e aspetta di vedere che accade, nel massimo silenzio di pensieri e parole e, se puoi, di azioni, … che tu ti possa concedere.

Allora ti farai portare, dalla spinta cosmica che sta agendo adesso, esattamente dove dovrai essere, sia per te che per ottemperare alla tua responsabilità e compito … evolutivo verso il Cosmo.

Questo atteggiamento di attesa consapevole e serena di quanto deve accadere, ti pone alla pari con i Creatori della realtà nella quale viviamo, che comprende il visibile e l’invisibile.

Ti mette al posto che ti compente, via di collegamento, ponte, strumento creato per congiungere spirito, cioè energia consapevole, e materia, cioè energia in cerca della propria consapevolezza.

Allo stesso tempo, ogni esperienza accettata in questo modo, è anche un’arcata in più che aggiungi alla tua possibilità di riconnettere le sponde dei tuoi tormentosi opposti:

attrazione/repulsione, amore/odio, paura/coraggio, maschile/femminile, luce/ombra.

Da spiegare è difficile, da accettare forse di più; abbandonarsi a questi concetti poi ….

Ma se ci pensi bene, è tutto molto semplice, molto affidabile, molto funzionale ed economico, molto corretto.

E anche molto elegante.

Ma ti vuole … LIBERO e FIDUCIOSO.

Perchè tutto è eternamente, infinitamente, amorevolmente, incondizionatamente …

… perfetto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *