Spiritualità? Che roba è?

Spiritualità

Questo concetto richiama uno stato d’essere, una coscienza di vivere in un modo particolare, diverso da quello definito “normale”.

Delle conseguenze ne scrivo dopo, ma prima è necessario fornire qualche dato teorico, molto sintetico e semplificato, solo per poterci capire.

Partiamo dall’alto, in modo da non perdere il filo

L’Essenza di Coscienza Cosmica ha il desiderio di conoscersi meglio, attività che richiede attenzione totale e continuativa, nell’eternità.

Esprime quindi un Pensiero Realizzativo, cioè compone un progetto mentale dettagliato in ogni sua minima parte, da portare a manifestazione, verificare, modificare, e tornare a ridisegnare migliorato.

Si mette in Moto, dal suo stato off limits, cioè dal di fuori dello spazio e del tempo, dalla profondità della sua Coscienza onnisapiente, dove tutte le possibilità esistono, in quanto sono solo forme-pensiero.

Un esempio concreto: ci sono persone che passano la loro vita al bar, chiacchierando, leggendo il quotidiano, manifestando il loro pensiero sui fatti del giorno, di politica, sport, religione, sanità, finanza, e quant’altro.

Nei bar oggi si sentono delle castronerie da accapponare la pelle, ma tali da rendere evidente che qualcosa dovrebbe essere cambiato, nella gente, e nel contempo dare evidenza del perchè accada quello che sta accadendo.

Che è diretto figlio di quello che si dice al bar, e questo cela un mistero misterioso.

Ma gli “universi di verità” del tipo “tal dig me c’lè acsi ca gira al mond”, sono solo forme-pensiero, fantasie a cui ognuno di noi dà vita.

Ma che poi fanno vita loro, mangiando energia vitale da tutti quelli che la pensano allo stesso modo, e incitandoli a continuare a pensarle allo stesso modo.

E creano il mondo “normale”, giorno per giorno; sette miliardi di anime incarnate che generano sette miliardi di aggregati energetici vivi, le forme- pensiero accorpate in egregore tematiche, una diversa dall’altra.

Ma che, anche tutte insieme, non occupano spazio, essendo di materia mentale sottilissima, che si esprime in dimensioni energetiche delle quali non siamo coscienti.

Per cui immaginate la capacità di Immaginazione Creativa di un’Essenza di Coscienza Infinita: alzate gli occhi in una notte limpida, e rendetevi conto che tutto quello che vedete è solo una forma-pensiero, cosmica, .. solo una delle infinite proiezioni mentali divine ( dal termine DIV, brillare) possibili.

Siamo nel campo del pensiero astratto, quello che viene definito mente superiore, Manas per gli orientalisti.

Una di queste forme-pensiero è l’essere umano: così come è fatto proprio adesso, risultato di diverse prove precedenti.

Ma dal Caos al corpo fisico, alla materia, i passaggi sono molti.

Incarnazione

Intanto, per non frantumarsi e quindi annullarsi quando si espande, la Coscienza Infinita deve limitarsi, rimpicciolirsi, crearsi una “navicella” con la quale viaggiare nel proprio cosmo mentale e fare esperienze.

Questa navicella è un ologramma del Tutto, la famosa Monade, rivestita di una pellicola vitale che la limita dal Tutto, altrimenti non potrebbe fare esperienze diverse dal Tutto, rimanendo nella stessa casa.

Pellicola che la isola dalla onniscienza, rendendola anche un pochino lenta, cioè ha tutto dentro, ma tutto spento, tutto da vivificare, da attivare, da risvegliare e da sperimentare.

Dal suo personale punto di vista, che rimane sempre in una dimensione atemporale immateriale.

Ecco che servono energie, entità, esseri diversi, esterni, che forniscano la materia necessaria per creare un mondo tangibile nel quale fare esperienze pratiche.

Angeli, deva, geni e qualsiasi altra denominazione assumano, … sono loro che forniscono via via materia intuitiva, mentale superiore, mentale inferiore, astrale, eterica e infine fisica densa.

Questo affinchè la monade possa rivestire il suo progetto di sè stessa, di materia che consenta l’esperienza attraverso i 5 sensi.

Il giusto punto di vista da cui guardare noi stessi sarebbe questo, dall’alto verso il basso.

Infatti è la Coscienza Infinita che emette una Monade, la quale  progetta un’anima, un Ego, individualizzato, che poi proietta singole Personalità nei piani inferiori della creatività, una alla volta, ma senza tregua.

Per godersi il divertimento, del crearsi e ricrearsi, un carattere indipendente, in diverse versioni, sempre migliori di sè stessa, attraverso l’immaginazione Creativa consapevole,cosciente, responsabile.

Potere che è suo di “diritto”, per diritto di nascita, ma dovrà essere riconquistato di “fatto”, per sapere come agirlo, questo potere.

Riportando poi il sunto di ogni versione di sè stessa al capo progetto, il Pensatore Originale.

Che a suo tempo e comodo, inserirà nuove patch d’aggiornamento al progetto, passando alla  versione 2,0. o xyztr,0.

Visto che, si dice, prima di questo attuale giorno di Brahma, di 4 miliardi, 320 milioni e sblisga di anni nostri, ve ne siano stati, prima, circa un milione.

Attributi divini

Tutto il percorso inizia da un desiderio amorevole, una volontà e un atto di attività intelligente in movimento, che porta a formare un GPS, tale Monade, che da casa sua, un piano di vita “senza forme”, si cala su un piano inferiore, Atma, definito spirituale.

É il mondo della nostra Anima o Ego Individualizzato, dove una coscienza di sè stessa sta sperimentando la propria evoluzione.

Da qui si procede “verso il basso” nel mondo dell’intuizione superiore, dove le cose si sanno e basta, mentre nel mondo mentale superiore, prima bisogna imparare a convivere con i concetti astratti, con gli archetipi.

Infine si passa al mentale inferiore, dominato dalla volontà di come realizzare ogni nostro minimo desiderio godereccio, scevro da responsabilità di qualsiasi genere.

La sapienza popolare definisce questo tipo umano come “michelazzo”, la cui arte è mangiare, bere e andare a … spazzo.

Subentrano le lacrime di coccodrillo, per il troppo … mangiare, e siamo tra le catene del mondo astrale, quello emotivo, passionale, dei tormenti dell’anima notturni, e anche diurni.

Il fisico eterico e quello denso, poi, ci permettono di fare esperienza di quanto fa male un calcio negli stinchi.

Vivere “spiritualmente”, arrivare allo spirituale, realizzare una visione spirituale, connetterci con l’intuizione superiore, sostenere lo “sforzo evolutivo” per raggiungere il sè superiore… potrebbe essere un modo di procedere faticoso e fuorviante.

E anche un errore concettuale, sotto certi punti di vista.

Noi NON siamo in cantina, cercando di fare soldi a palate come unica via per uscirne ed arrivare all’attico.

Il nostro Ego, o anima individualizzata, e la nostra Personalità, il nostro IO SONO, sono la stessa identica cosa, non due entità o piani o dimensioni o stati d’essere separati.

La Coscienza che genera tutto questo è sempre e solo UNA.

Una illuminazione istantanea di spiritualità consisterebbe nell’acquisire la certezza, al di là di ogni dubbio, che ognuno di noi è già la sua “parte migliore”.

Che sta quindi già facendo quello che è necessario per essere spirituale, semplicemente perchè vive, sente, manifesta, agisce in una infinità di modi diversi, fino a quando resta solo la via migliore.

Quella più neutra, equilibrata, calma, silenziosa, imperturbabile, che deriva dall’essere padrone totale dei propri corpi, cioè dei diversi veicoli utilizzati per esprimersi.

I piani “inferiori”

Per realizzare questo però, (c’è sempre, vero?), il corpo Fisico dovrebbe sottoporsi con fermezza e volontà alle direttive della propria anima, NON lavorare in autonomia e di propria iniziativa.

Questo eliminerebbe ogni tipo di malattia fisica.

Anche al corpo Astrale NON dovrebbe essere consentito, ad ogni minima sensazione o emozione strana, di influenzare totalmente l’esistenza dell’Anima in espressione.

Ecco che sarebbe necessario esprimere consapevolmente determinate emozioni e sensazioni interiori positive, per poterle irradiare intorno a noi, invece di schizzare ad ogni piè sospinto perchè le nostre emozioni sono preda di ogni alito di vento.

Il controllo del corpo astrale non contempla il cilicio  ma solo la consapevolezza di cosa stia esattamente emanando il nostro mondo emozionale.

Più di tutto il nostro corpo mentale dovrebbe cedere lo scettro dell’autonomia alla propria coscienza interiore, guidata da una visone meno egoistica.

In questo modo il potere creativo dell’immaginazione, che dal profondo dell’inconscio personale di ognuno di noi, determina e crea il mondo fisico nel quale tutti noi ci troviamo, diventerebbe meno indisciplinato.

L’anima risponde solo ai pensieri positivi di cui è venuta in possesso durante la sua evoluzione, e pertanto risponde sempre al “meglio” possibile in ogni situazione.

Atti negativi possono essere messi in campo, ma solo per ignoranza, perchè nelle banche dati dell’anima non c’è, non è attivato o non è mai stata sperimentato il concetto opposto, quello positivo.

Che, in questo caso sarebbe stato scelto come prima e unica risposta, essendo la nostra anima un prodotto dell’Amore Incondizionato.

La Personalità, invece, essendo un concetto identificato con il proprio piano mentale, intrecciato con la pulsione astrale, di realizzare solo quello che più ci piace, risponde subito a stimoli esterni, quelli della “pubblicità”, del condizionamento, dell’attaccamento, della dipendenza.

Il potere creativo innato in noi, se lasciato libero di manifestarsi secondo i dettami della personalità, darebbe, (e sta dando), alla luce forme-pensiero che sono dei veri mostri che fagocitano ogni istinto di vita libera e consapevole.

L’umanità, infatti, ora deve, e sta imparando, come acquisire pieno controllo cosciente del proprio piano mentale, quello che crea, inconsapevolmente,  pensieri e immagini.

Quando è stata presa una decisione di qualsiasi tipo, l’immaginazione incontrollata, senza volontà, ci presenta immediatamente lo scenario spiacevole, quello problematico, figlio del “però”, del “se”, del “ma” .

E continua fino a quando una decisione già presa, magari d’impulso, perchè “intuita” come indicazione della nostra anima, e quindi corretta, viene offuscata, distorta, modificata, gettata nel dubbio, nell’ansia e quindi congelata dalla paura di aver fatto la scelta sbagliata.

Rispetto al concetto emozionale di dover avere sempre e solo il meglio, e di più,  e subito, e prima di altri,  ad ogni costo.

Ecco che il rimedio consisterebbe solo nella ferma volontà di porre attenzione a ogni nostro stato d’essere , in ogni singolo momento della nostra vita quotidiana.

Il qui ed ora

L’attenzione a quello che pensiamo, che diciamo, che stiamo facendo, che siamo ADESSO,  il famoso concetto del “ricordati di te”, o del “vivi il presente”.

E’ questo che porta energia creativa al pensiero; non quindi alle difficoltà presunte o temute, ma ai compiti che vogliamo o dobbiamo portare a termine, siano semplici atti giornalieri, che grandi imprese.

In tal modo interagiremmo con forze cosmiche che ci accompagnerebbero e sosterrebbero nella realizzazione di ogni cosa, e allora saremmo consapevoli del nostro potere di gestire la materia, cioè di essere energia animica in manifestazione nel mondo fisico.

Che comporta l’attivazione di tutti e tre gli aspetti che hanno dato vita a questo viaggio, cioè la volontà che determina uno scopo, l’attività creativa intelligente, consapevole, responsabile, che guida l’agire concreto, a vantaggio … del Tutto ciò che noi siamo.

Questi sono i termini del concetto di spiritualità, il riconoscere che intorno a noi esiste un mondo invisibile , ma consapevole, vivo, e con intenti propri, che hanno come scopo il ben-essere di ogni componente portata ad esistenza, noi compresi tra gli altri.

Non solo a vantaggio di alcune schegge impazzite, a causa della incapacità di gestire le proprie paure e la propria ignoranza o peggio, derisione della VERA  realtà oltre Maia.

Consapevolezza, questa, che consentirebbe di gestire correttamente i debiti karmici di vite passate, nel senso di sapere come evitare nuovi accumuli di quello che in ogni caso dovremo raccogliere di persona.

Conoscenza anche del perchè oggi stiamo raccogliendo quanto seminato ieri, inevitabilmente da accettare e sopportare perchè nostro avere, ma anche nostra liberazione da tale peso, una volta per tutte.

Il “sistema spirituale” siamo noi; è perfettamente funzionante, ma richiede sottomissione, accettazione e fiducia in una Sapienza Superiore.

La conoscenza aiuta la verità.

La verità rende liberi.

La libertà richiede volontà d’intento.

Facile, difficile?

In ogni caso si passa da queste porte, per cui … forza e coraggio, siamo sempre sostenuti, aiutati e guidati.

Perchè, in ogni caso, siamo qui … ma non siamo di qui.

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