La personalità “magica” – 3

Rituali

Per invocare questa “parte migliore di noi”, per attivare la nostra personalità magica, è sufficiente impostare su questo pensiero la nostra volontà ed intenzione.

Tutto il lavoro che viene fatto è metafisico.

Il lavoro è tutto fatto nelle nostre menti.

Ecco che non sono più necessari  paramenti “sacri”, templi sontuosi, fuochi, candele, luoghi oscuri o nascosti, simboli e cerchi, movimenti o cori esaltati, sacrifici di alcun tipo.

Erano necessari nei tempi antichi dove l’energia era diversa, quando il lavoro del raggio indaco era pesantissimo.

Richiedeva anni di perfezionamento e purificazione, nel tentativo di raggiungere le frequenze risonanti con i piani divini, allora veramente molto distanti dal mondo fisico.

Da quando il nostro pianeta ha superato la cintura fotonica intorno alle Pleiadi, è disponibile una enorme fonte di energia ad alta frequenza, quella che ha trasmutato la Terra in un pianeta Sacro.

Sacro, nel senso che ora ha piena consapevolezza di sè stessa come entità in evoluzione, e pertanto ha fatto posto ad una nuova griglia magnetica interdimensionale.

L’effetto olografico della nuova griglia modifica i nostri atomi e molecole, e quindi anche le  condizioni di vita biologica e spirituale di ogni suo figlio, noi compresi, quindi.

Altre energie, altri modi

 E’ giocoforza che anche l’approccio di una volontà di ricerca della propria “eredità divina”, alla possibilità di channeling sia modificato.

Più semplificato, ma più vincolato al reale, sincero, intento di riunificarsi con l’energia di Amore Incondizionato, che richiede purezza di cuore.

Molto più attirato verso l’Intelligenza Infinita, rispetto all’esercizio del potere bruto, demone del passato, per sigillare l’ultimo miglio verso la conclusione dell’ottava di questa manifestazione.

Pertanto una ferma consapevolezza, certezza, conoscenza, che la nostra ragione d’essere consiste in un compito preciso: realizzare la riunificazione di ogni singolo sentire, in un sentire collettivo, un Tutto.

La consapevolezza dell’unione indissolubile di ogni anima con Tutto Ciò Che E’, la volontà di condividere la sua idea originale di Amore Incondizionato, la comprensione e compassione insegnate dai suoi maestri, è il fondamento.

Quindi praticare Magia Bianca è l’atto più naturale che un’entità, positivamente polarizzata, possa esercitare, come semplice manifestazione di ciò che è, interiormente.

Tutto consiste nel riconoscere la presenza del Creatore UNO, in ogni sua singola manifestazione, sia questa un oggetto, un pensiero, un evento, una persona, una nostra azione.

Quindi non si parla di rituali particolari o di cadenze particolari o di intenti particolari, tutto diventa … TUTTO.

Scompaiono anche passato e futuro, non importa cosa è capitato ieri, e di cosa abbia paura domani, è ADESSO che l’anima sceglie il proprio “IO SONO”.

E a questa scelta, l’Universo risponde.

Riti personali

Sono tutte nostre scelte, come Anime, che vogliono usare ogni minuto del loro tempo, ora sul Pianeta Terra, per evolversi e svilupparsi spiritualmente.

Se la richiesta è del tipo: “la tua volontà diventi la mia”, allora ogni nostro singolo pensiero, consapevole, cosciente, intenzionale a produrre Luce, Comprensione, Condivisione, Rispetto, Offerta, … è un rito.

Senza necessità di altro.

Se ogni Parola pronunciata è di Pace, Accettazione, Perdono, Conoscenza, Libertà, …. è un rito.

Se la morte o la sofferenza sono accettate come Liberazione, Purificazione, Insegnamento, Benedizione, si replica non la crocefissione, ma la Resurrezione della consapevolezza di essere Punti di Luce Divina, senza Tempo e senza il vincolo di un corpo fisico.

Un ennesimo rito, quello dell’immortalità, perseguito con ben altri metodi … da chi non sa quello che fa.

Abitudini quotidiane

Ci sono molti rituali di gruppo nella letteratura della magia bianca.

Oltre al rituale cristiano dell’Eucaristia, ce ne sono altri per scopi di purificazione, guarigione e altri scopi orientati al servizio agli altri.

Questi rituali, e altri, usati dai maghi bianchi, sono stati ripetuti spesso nel corso dei secoli, in forma relativamente immutata.

Questa ripetizione e stabilità rende possibile la partecipazione, dai piani interiori, delle entità disincarnate, che usavano questi rituali durante l’incarnazione.

Il segreto di tali rituali era ed è la ripetizione.

Sono tante, però, anche le anime che non sentono il desiderio di partecipare ad un rituale di gruppo, quale una messa o una meditazione o altra pratica spirituale.  

Queste persone possono ritenere opportuno creare i propri rituali, volti a sintonizzare costantemente la loro coscienza quotidiana con il loro obiettivo.

Senza alcuna necessità “teatrale”, quindi, la nostra mente può essere usata, da una personalità “magica” in modo efficace, semplicemente,  rendendo “sacro” ogni momento della giornata.

Sono tutti rituali anche questi, che hanno a che fare con cose molto umili e ordinarie: il posizionamento di tazza, cucchiaio e pane a un pasto semplice; la pulizia e l’ordine degli effetti personali.

I pensieri attraverso i quali uno si muove prima di incontrare un altro, e come onorare quell’entità, anch’egli … il Creatore.

Molti sono anche i rumori e suoni provenienti dall’ambiente circostante: la campana di una chiesa, il treno, la sirena di una fabbrica, e via di seguito.

E’ possibile legare questi suoni alla ripetizione di una affermazione che per noi abbia valore, del tipo “affermo che sono figlio dell’Uno infinito e creatura fatta di amore”.

Riformulando i rumori della giornata come richiami alla memoria, elimino il fastidio attribuito a suoni ritenuti molesti, e lo sostituisco con un’emozione piacevole, in una pratica spirituale di un momento.

Questi sono tutti esempi di rituali personali.

Ancora una volta, il segreto di tali rituali è la ripetizione.

Ognuno può scegliere da sé le cose in cui desidera “pompare” la consapevolezza del “sacro”.

E’ possibile anche divertirsi in questo modo, e fare risuonare una contentezza che deriva da un cuore aperto e gioioso.

Quando hai scelto il tuo ritmo di risonanza con la tua Coscienza, allora sii coerente e persistente nel ripetere il piccolo rituale che hai escogitato.

Dopo alcune settimane, fai il punto sul tuo atteggiamento.

È molto probabile che tu abbia addolcito, anche solo addolcito, la tua percezione della vita.

Ma renderà la tua sintonia con l’invocazione della tua personalità magica, del Sé Superiore, una cosa fatta; rapidamente, quasi automaticamente.

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