Il “gioco” formativo.

O meglio, il gioco è … formativo?

Dipende ovviamente dal tipo di gioco.

La maggioranza dei nostri gadget, sopratutto i dispositivi di comunicazione moderni e altri giochini “passatempo” innocui, hanno lo scopo di mantenere inattivo il complesso mente/corpo/spirito.

Smorzando l’arancione ed il giallo.

Pertanto un attento controllo di tali dispositivi, invenzioni, e loro diffusione, è in grado di diminuire la possibilità di attivare il centro del cuore, il quarto chakra, i centro energetico deputato anche alla gestione della compassione.

Altri gadget e passatempi sono strumenti con i quali le entità esplorano le loro “facoltà” e capacità fisiche e mentali, talvolta spirituali.

Gli sport di squadra o le gare di velocità, anche con diversi mezzi, sono modi per lavorare sull’arancione, investigando sentimenti di potere.

Il potere sugli altri, o un potere di gruppo su un altro gruppo, di altri sè.

Difficile credere che dietro ogni manifestazione dell’Ego vi sia un aspetto distopico che allontana da sè stessi, creando nemici anche solo per gioco?

Il gioco delle illusioni, di Maya, dove tutto è concesso, perchè tutto prima o poi, viene riequilibrato dal suo … creatore.

Non da altri.

Conosci te stesso e conoscerai il mondo e gli dei.

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