Dio è ingiusto?

Bella domanda

Per farla però si dovrebbe essere molto onesti con sè stessi e porre subito la pietra angolare della questione: un essere umano non è in grado di sondare questa vastità.

Quindi esprimere un giudizio, quale definire qualcosa che non si conosce “giusto” o ingiusto” è già un atto privo di ogni valore e significato.

La stessa definizione di giusto e sbagliato non può nemmeno prescindere dai sistemi di riferimento con quali ci si confronta per rilevare tale situazione.

E’ giusto obbedire a ordini del sistema sociale, quando ledono fino al midollo la libertà di esistere di un essere umano, in virtù del semplice dogma: “IO sono il potere, IO dico, tu esegui”.

E’ ingiusto trincerarsi dietro al “lo fanno tutti”, per indulgere alle proprie abitudini di ozio e mancanza di responsabilità, ficcando in definitiva la testa sotto la sabbia, fino a quando non ti pestano … un TUO callo?

E’ “morale” farsi carico del karma altrui, proteggendo altri quasi con accanimento, dagli eventi che devono insegnare il rispetto, la compassione, l’umiltà, ad un’anima che ha necessità di evolversi?

Vale il detto scientifico che rende lecito uccidere uno per salvare mille? Si ha la visione certa del merito dei mille?

 Conosci perfettamente il meccanismo mentale che ti porta ad incolpare ogni altro essere umano di ogni fastidio che interrompa la tua ricerca di serenità, … tranne riconoscere le TUE responsabilità in merito?

A causa del condizionamento a cui io fui sottoposto, per essere nato in una nazione clericale di stampo cristiano cattolico, mi sovviene immediatamente il “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Volevo postare mie ulteriori riflessioni su questo dilemma, che costituisce un fulcro centrale quando ci si chiede quale senso abbia quello che osserviamo intorno a noi, ma… posso permettermi di togliere la parola ad entità che dimorano in dimensioni ben più elevate della mia attuale?

Quale senso avrebbe parafrasare, copia/incollare, tagliare, aggiungere punteggiatura ad espressioni che sono perfette?

Scelgo di ascoltare in silenzio una lezione che personalmente mi ripeto ogni giorno, per darmi la forza di non passare al terrorismo armato, che, a livello razionalmente, trovo “decisamente giustificato”, modificandone solo il termine

Quante volte definiamo terrorismo quello che dall’altra parte viene invocato come resistenza?

Vedete anche voi quanto bisogno c’è di … profondità?

Parla una GUIDA:

Non esiste ingiustiziama che vi è sempre una relazione di causa ed effetto fra il nostro mondo interiore e quello esteriore.

Se mettete metà dell’impegno che in genere dedicate a scoprire i difetti degli altri, nello scoprire i vostri, potete immediatamente riconoscere come la legge di causa ed effetto governa la vostra vita.

Solo accettare questo fatto può rendervi liberi, può convincervi che non esiste ingiustizia, può mostrarvi che non esistono un Dio, un fato o un mondo ingiusto, in cui vi tocca di soffrire le conseguenze delle manchevolezze altrui, ma che sono la vostra ignoranza, la vostra paura, il vostro egocentrismo a causare, direttamente o indirettamente, ciò che sembra capitarvi senza alcun vostro intervento.

Scoprire questo anello mancante e nascosto vi permette di rendervi conto che non siete vittime delle circostanze o delle imperfezioni degli altri, ma i creatori della vostra vita.

Le emozioni sono forze creative estremamente potenti, in quanto il vostro inconscio influenza l’inconscio degli altri. Questa verità è della massima rilevanza per quanto riguarda la scoperta di come richiamate verso di voi eventi buoni o cattivi, favorevoli o sfavorevoli.

Una volta che avrete scoperto questo, potrete dissolvere la vostra immagine di Dio, sia che si tratti di un’immagine di paura, che vi fa ritenere di vivere in un mondo ingiusto, nel quale siete vittime di circostanze su cui non avete alcun controllo sia che rifiutiate le vostre responsabilità, perché vi aspettate che un Dio indulgente e protettivo si prenda cura di voi, decida per voi, ed elimini le sofferenze da voi stessi prodotte.

Il sentiero del risveglio interiore, di Eva Pierrakos

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