Malattie … energetiche.

Ogni malattia o disfunzione del nostro corpo dipende da un blocco energetico, cioè dal malfunzionamento di energia auto-indotta o indotta dall’esterno.

Cosa sia l’energia, esattamente non si sa; accendi la luce perchè i fili dalla centrale arrivano alla tua lampadina, se fai girare una dimano si riempie la batteria, sai cosa fa nascere una scintilla , ma la scintilla non si sa cosa sia.

La scienza medica ufficiale ormai è alla soglia della creazione, nel vero senso del termine.

Indubbiamente i mezzi diagnostici di oggi non hanno rivali nel mostrare come siamo fatti dentro, e la chimica è in grado di elencare tutte le funzioni e gli elementi che vengono genereati dal corpo.

Di più, può anche elencare gli effetti della tale o talaltra sostanza, se immesse nel circolo sanguigno o ingerite o iniettate nel corpo

Con la mappatura del genoma umano si sono aperte le infinite possibilità di smanettare nel corpo umano come meglio si crede, e le sperimentazioni di massa di oggi confermano che il mondo scientifico è alla ricerca spasmodica di sapere cosa succede se, taglia qua e aggiungi là, si mettono le mani sul DNA.

Ma le ragioni di quello che avviene sono al di fuori del corpo: la crescita abnorme delle cellule di un tumore è dovuta a cause scatenanti che sono sconosciute.

Siccome TUTTO è energia in vibrazione, a me sembra logico poter pensare che se qualcosa non va nel mio corpo, un complesso di materia, fluidi, organi e funzioni altamente specializzate ed integrate, la causa possa essere in disturbi della normale frequenza di funzionamento.

“Disturbi” che, trattandosi quindi di variazioni di campi elettro-magnetici, possono essere generati da me, oppure derivare dall’esterno.

Se sono miei, di certo li posso aver creato solo con la mia attività cerebrale; sono le cellule del cervello che hanno la maggiore capacità di produrre impulsi bio-elettrici che mettono in moto le funzioni del corpo.

Ne discende che se penso troppo, e male, creo disfunzioni d’onda che danno informazioni sballate al mio sistema, che pertanto va in tilt.

Dall’esterno non posso fare altro che ricevere disturbi elettro-magnetici di vario tipo e ormai incessanti e diffusi ovunque.

Reti wireless di diversa banda, 3G, 4G, LTE, 5G, televisione digitale, cellulari, computers, forni a microonde, domotica domestica, auto elettriche, nuove reti e colonnine di distribuzione di energia elettrica per utilizzi sempre più voraci.

Posso vivere in uno scafandro isolante, di certo poco pratico, posso dedicarmi giornalmente a pratiche di ricarica energetica naturale, prana o etere o come si vuole chiamarlo, per rinforzare lo scudo nautrale della mia aura, ma ci devo credere fermamente.

E devo entrare in uno stato medittivo di quiete per ottenerne i benefici, se ci riesco e se me lo lasciano fare, visto il terrorismo di massa dei media., che vedono l’emergenza globale anche nella normale pioggia.

Dovo anche permettere a me stesso di crederci, che ogni malattia o disfunzione, sia generata da blocchi di energia.

Quindi acquisire una credenza “olistica” del mio essere e fare pertanto un passo indietro rispetto ai lumi della scienza, tornando alle credenze animistiche dei “selvaggi” connessi alla natura, quelli che credono che vi sia un’Anima in ogni cosa.

E che come Anima gestiscano energeticamente, in un qualche modo anche il mondo fisico, loro veicolo di esperienze.

Allora si potrebbero avere diverse sinergie, tra scienziati e sensitivi, allo scopo di unire conoscenze da usare per uno scopo solo: guarigione.

In tal modo si frenerebbe la specializzazione “folle” che oggi ti fa curare il sintomo del mal di testa, quello che dura un minuto, o la cefalea, o da indigestione, o in 5 secondi, o quello che dura un giorno e mezzo, diverso da quello di tre giorni,massacrandoti lo stomaco e il fegato e i reni, con 10 pastiglie diverse.

Magari sarebbe curato con la valeriana, che ti fa dormire meglio, calma il sistema nervoso e ti fa pensare meno, se il problema venisse individuato in una intensa attività cerebrale di elaborazione di stati d’ansia o paure scatenate dal pensiero di trovare i soldi per il modello F24 del mese, ed ogni santo mese. (Per esempio).

Ecco che un certo libro potrebbe essere illuminante, anche se non certo una panacea, ma almeno un ausilio per aprire la mente ad altri lidi, chissà.

Vale la pena di condividere alcuni passaggi di questo testo, tanto per entrare in questo ordine di’idee che ci pone al centro della nostra salute in un modo diverso dal solito correre dal medico o riempirsi di auto-medicamenti da banco.

Esempi a caso

Il quarto centro energetico, chakra, il centro cardiaco

è situato all’altezza del cuore; è connesso all’amore.

La ghiandola che gli corrisponde è il timo, incaricata della difesa dell’organismo. Il timo è attivo nel bambino, poi, verso i quindici anni, viene sostituito nelle sue funzioni dalla catena dei gangli linfatici.

Il centro cardiaco è collegato al sistema circolatorio: si tratta della circolazione della vita. Una ricerca recente sulla salute fisica e sul benessere psicologico ha dimostrato senza ombra di dubbio che le persone felici godono di una migliore salute; si è anche constatato che l’AIDS, la sindrome da immunodeficienza acquisita, non colpisce le persone felici di vivere.

L’amore e la gioia di vivere sono in diretto collegamento con la nostra immunità. È dunque di primaria importanza alimentare l’amore per se stessi in primo luogo, e poi l’amore per gli altri. Come diceva Gesù, «ama il prossimo tuo come te stesso».

E tuttavia, ci hanno insegnato che amare se stessi era da egoisti, che amare significava dimenticare se stessi per gli altri.

Dimenticando se stessi per gli altri, tuttavia, ci creiamo l’aspettativa che anche gli altri si dimentichino di loro stessi dedicandosi a noi, e da queste aspettative nascono delusioni, frustrazioni, collera, odio e rancore.

Non sarà che ci hanno insegnato l’amore a rovescio? Se ricominciassimo daccapo, e questa volta da noi stessi?

Se ho voglia di fiori per il mio compleanno e me ne compro, sono sicura di riceverne. Ma se aspetto che lo faccia qualcun altro (soprattutto se non dico che mi fa piacere ricevere i fiori), può accadere che non ne riceva affatto, e che sia poi delusa e triste. E se oltre a quelli che mi sono comprata, ne ricevo altri? Vorrà dire che avrò due mazzi … La vita è bella!

La stessa cosa vale per l’amore. Aspettare che arrivi è il modo migliore per vivere una vita da frustrati, che comporterà tante ripercussioni sulla nostra salute.

Questo è spesso il prezzo da pagare per imparare ad amare se stessi.

Quando l’energia del mio centro cardiaco circola bene (purché non sia tutta prosciugata dai centri solare, sacro e coccigeo), apro le porte di accesso ai centri superiori in cui potrò attingere all’energia necessaria per usare la mia creatività, l’intuizione, la chiaroveggenza, eccetera.

I gangli linfatici

I gangli linfatici sono costituiti da una sottile capsula esterna fibrosa e da una massa interna di tessuto Iinfoide. Diversi piccoli vasi Iinfatici afferenti penetrano nel ganglio, portando la linfa, che ne esce per mezzo di un unico grosso vaso efferente.


l gangli contengono dci macrofagi che hanno il compito di ripulire
i tessuti circostanti dai batteri o da particelle estranee. Servono inoltre da barriera contro il propagarsi delle infezioni, distruggendo o filtrando i batteri prima che questi possano entrare nella corrente sanguigna .

l gangli linfatici rappresentano il nostro esercito. È l’armata a cui
affidiamo le nostre difese, quella che distrugge il nemico e, dopo un
attacco, ripulisce il terreno.

Se il nemico è forte , bisognerà aumentare il numero degli effettivi, e i gangli si gonfiano.

Eliminare l’esercito proprio quando il nemico guadagna terreno non è saggio, e tuttavia è precisamente quello che facciamo quando asportiamo i gangli che sono gonfiati in seguito allo sviluppo di un tumore o di un’infezione.

Una volta vinto il nemico, l’esercito tornerà alla base.
I gangli necessariamente diminuiranno allora di volume, per riprendere la dimensione iniziale.

I nemici di cui si parla sono le nostre emozioni ( fra le quali le
nostre paure), quelle impressioni che ci sono sfavorevoli e che destabilizzano l’omeostasi, dando luogo ad affezioni, lesioni, tumori, eccetera.

Il centro laringeo, il quinto chakra.

II quinto centro, il centro laringeo, è la sede della creatività e della verità, ed è situato, come dice il nome, all’altezza della laringe; è
connesso alla ghiandola tiroide.

La tiroide svolge un ruolo importante nella crescita e nel metabolismo in generale, producendo un ormone che si chiama tiroxina.

I disturbi alla tiroide possono essere collegati a un problema del centro sacro (problema di abuso sessuale, odio, rancore, ecc,).
La difficoltà di esprimersi oppure l’impiego insufficiente della
propria creatività, possono anch’essi generare problemi con la voce e
le vie respiratorie.

Più i miei centri sono in armonia, più ho energia per creare e, soprattutto, cosa importantissima, divento il creatore della mia vita.

Il cancro dei gangli ascellari, o necrosi dei i gangli linfatici è perlopiù le gato a un senso di svalutazione. Viene spesso scambiato per metastasi del cancro al seno, confusione dovuta alla prossimità dei
gangli ascellari e mammella.

Come gestire queste informazioni?

Andando dal medico quando qualcosa non funziona, e fare quanto in nostro potere per recuperare l’equilibrio interiore.

Questo si ottiene dando fiducia alla strada che ci si sente di adottare per ripristinare lo stato fisico del benessere, associandovi anche la consapevolezza che ad ogni problema c’è una soluzione.

Questa convinzione sulla quale riporre la nostra calma certezza della soluzione, aiuta, se non risolve di per sè, al ritorno all’equilibrio del nostro essere integro, di spirito e materia indissolubilmente connessi.

Ha effetto quello che noi crediamo abbia effetto, qualunque concetto esso sia.

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