La parola magica: Accettazione

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La parola magica: accettazione

Leggere molto invoglia a fare esperimenti di analogia, quali ad esempio collegare un testo di guarigione energetica agli avvenimenti di oggi.

Anche questo rientra nei percorsi di risveglio della coscienza delle persone, vediamo se vi piace.

Amore

Senza l’Amore le persone potrebbero decidere che preferiscono non vivere.

Quando il Chakra del Cuore risente di qualche chiusura, come punto di riferimento, per avviare il processo di apertura, si può usare come chiave l’accettazione.

Questa parola può avere diversi significati, a seconda di come viene percepita attraverso il filtro mentale ed emozionale di ognuno di noi.

Quindi può essere  messa  in  rapporto  con  le  percezioni individuali,  che  devono cambiare  affinché  l’individuo  avverta maggiormente  l’amore  a  sua disposizione, scegliendo di vedere le cose in modo diverso.

Guarigione

La guarigione però comincia solo con l’accettazione emotiva del fatto che vi sia qualcosa da guarire.

Altrimenti, si manifesta un rifiuto tanto deciso che la resistenza alla situazione sottrae attenzione ed energia alla possibilità di aprirsi a diverse visioni delal realtà.

Accettare il fatto che si renda necessaria una guarigione, permette di realizzare  un atto  di  amore  verso  se  stessi,  che  consiste  nel  VOLERE  la guarigione.

L’accettazione della guarigione permette l’accettazione dello stato di coscienza in cui la convinzione limitante, il blocco, il tappo,  non esiste più.

L’accettazione  serve  anche  a  ricordare  che  l’energia cosmica dell’amore,  che  circonda  tutto, perché produca la guarigione, deve essere accettata, come atto di libero arbitrio.

Questa consapevolezza di “permettersi”, concedersi un’apertura, innesta  un   processo   di   auto- accettazione,  che  sostituisce  l’auto-critica, e i conseguenti sensi di colpa, con  l’amore  di  sé.  

Accettazione

Invece  di convincerti che devi cambiare il tuo modo naturale di essere, e ciò che è vero per te, puoi renderti conto dell’importanza di accettare la tua individualità e unicità.

Prendi coscienza del tuo naturale modo di essere invece di giudicarlo, e presta attenzione a come viene valutato dagli altri, e consentiti di passare più tempo con quelli che ti apprezzano e ti amano per quello che sei.

Gioisci della tua vita.

Dall’auto-accettazione deriva anche l’effetto collaterale dell’accettazione dell’individualità degli altri e il senso di comprensione che l’accompagna.

Visto che accettti gli altri per quello che sono, e non giudichi più il loro modo di essere, aumenterà in te la capacità di comprendere la vera natura delle persone attorno a te, attenuando le esigenze di protezione determinate dall’Ego.

Aspettative

Quando non ci sono aspettative, non si pretende che l’altro modifichi una parte di sé che per lui è naturale.

Quindi “l’altro” può essere visto così com’è nel momento preciso in cui si fa esperienza della sua presenza.

La cancellazione del giudizio e delle aspettative dalle proprie percezioni  lascia un sentimento positivo che si avverte nel cuore, e questa è:  accettazione …. degli eventi, delle persone, del mondo, della vita reale.

Senza rabbia, odio, aggressioni, intimidazioni, ricatti, obblighi.

Si dice che l’amore, o la sua mancanza,  sia la motivazione di base delle azioni di ognuno di noi.

Sembra che tutti siano motivati dall’amore, o dalla sua ricerca, e che a volte reagiscano alla percezione della sua mancanza, in quanto persone diverse hanno imparato modi diversi di esprimere l’amore che provano.

Azioni d’Amore?

Per esempio, tu potresti esprimere l’amore dicendo agli altri quello che devono fare perché, se facessero così con te, lo interpreteresti come espressione d’amore, o quantomeno d’interesse.

Ovviamente qualcun altro potrebbe interpretare questo gesto in modo diverso: potrebbe pensare che, se una persona ama veramente, non cerca di controllare la sua vita, perchè lo riconosce capace di decidere da solo, e di essere la piena espressione delle sue potenzialità.

In questo contesto i genitori esprimono il loro amore «facendo i genitori», ma i bambini, quando diventano adulti, possono non aver più voglia di essere guidati, hanno visioni diverse del loro avvenire.

Se i figli, una volta cresciuti, respingono quella manifestazione d’amore da parte dei genitori, questi ultimi moltiplicano gli sforzi e hanno spesso l’impressione che i figli non li amino più.

Il figlio dice: «Se i miei genitori mi amassero veramente, non mi direbbero cosa fare. Poiché me lo stanno dicendo, non mi accettano per ciò che sono».

E i genitori dicono: «Mio figlio non mi ascolta. Non mi ama più».

É bene comprendere questo giro di giostre e come uscirne, anche perchè ora l’orgoglio, ora la fretta, ora la rabbia, ora le presunzione, nessuna delle parti si mette mai nei panni delle altre, per chiedersi se certe parole possano essere pronunciate in modo diverso.

(Oppure se certi comportamenti siano veramente motivati da amore o da qualche altra intenzione, più o meno manifesta).

Scelta delle reazioni

È importante non limitarsi a considerare la manifestazione “personalizzata”, “finalizzata”, dell’amore, ma cercare di vedere il sentimento che la motiva per poter continuare ad avere la percezione dell’amore stesso.

Per esempio, l’adulto, il bambino di un tempo, può dire ai genitori: «Grazie per l’aiuto che volete darmi, ma lo vorrei fare a modo mio. So che mi amate, e che quello che volete per me è che io sia felice. Questa cosa mi rende felice. Grazie per il vostro amore. Anch’io vi voglio bene».

Quando avverti la presenza dell’amore, puoi abbandonare le tensioni che accompagnano l’errata percezione della sua assenza. Senza queste tensioni, puoi ricominciare a percepire diversamente il mondo che ti circonda, in un modo che funziona meglio per te, e per tutti quelli coinvolti.

L’amore guarisce.

Tutto può essere guarito, volendo.

Anche quello che oggi la televisione sta spacciando per “tutela del diritto dei cittadini alla salute”.

MA bisogna volerlo, e prendersi la responsabilità di chiedere RISPETTO, e magari prendersi la responsabilità di scegliere con coscienza, decisone e libertà, coloro che dovrebbero agire per la “tutela del diritto dei cittadini alla salute”.

E se tale mandato fosse tradito, agire, perchè venga rispettato, almeno, rifiutando radicalmente ogni obbligo contro la “tutela del diritto dei cittadini alla salute”.

MA quanta coerenza ci vuole? La vedete voi, in giro?

Ancora una volta, quello che sei è quello che crei.

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